Portò il Pisa in serie A, Agroppi è morto all’ospedale di Piombino
Ormai sette anni fa era stato ospite del Panathlon Club di Lucca
Grande lutto nel mondo del calcio: è morto, questa mattina all’ospedale di Piombino, città in cui era nato e viveva da sempre, all’età di 80 anni, Aldo Agroppi. Era stato ricoverato pochi giorni fa, nel reparto di terapia intensiva, a causa di una polmonite bilaterale.
Ex calciatore, nel ruolo di centrocampista, del Torino, Genoa e Perugia, ha allenato la Fiorentina, il Perugia, il Pisa, che portò in serie A con l’allora presidente Anconetani, l’Ascoli e il Como, oltre ad aver indossato anche la magia della Nazionale.
Al Torino, dove militò per ben 8 stagioni, vinse due Coppe Italia. Anti juventino doc, verace, sarcastico, il suo carattere era schietto ed autentico. Nella sua lunga carriera è anche stato opinionista e commentatore in tv, per trasmissioni sportive. La nostra redazione si unisce al dolore della famiglia e porge loro le più sentite condoglianze.
Panathlon Club di Lucca
Il Panathlon Club di Lucca esprime il proprio cordoglio per la morte di Agroppi, che era stato ospite del Panathlon di Lucca il 15 giugno di 7 anni fa, in occasione dell’anteprima lucchese del Premio Bancarella Sport del 2018, quando aveva presentato, nella sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca, il suo libro “Non so parlare sottovoce, una vita in contropiede (tra parole e pallone)”, un’opera in parte autobiografica e in parte di critica al mondo sportivo.
“La sua – ricorda il Panathlon Club – naturale incapacità di rinunciare a esprimersi per il rischio di inimicarsi ‘quelli che contano’ e la sua onestà intellettuale lo hanno fatto sempre apprezzare dalla gente. Nel corso della presentazione a Lucca Agroppi, vero ‘cuore Toro’, aveva dato vita ad un simpatico ‘derby dialettico’ con l’ex giocatore e tecnico della Juventus Sergio Brio, autore di un altro libro presente nella sestina dei vincitori del 2018.
La sua scomparsa lascia un segno profondo nella comunità sportiva e non solo. Alla famiglia giungano dunque le condoglianze del Panathlon Club di Lucca”.
Il cordoglio di Giani
“Quella della scomparsa – dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – di Aldo Agroppi è una notizia che rattrista non solo la giornata ma la vita, è una di quelle notizie che non vorresti mai che ti raggiungessero, perché con uomini come lui se ne vanno, per tante ragioni, pezzi della nostra esistenza. Agroppi, con la sua corsa atipica, i capelli arruffati, lo ricordiamo come calciatore e bandiera del Torino, poi allenatore del Pisa e della Fiorentina, dirigente del Livorno e col suo accento toscano, con il suo modo di fare schietto e irriverente, come opinionista televisivo che non faceva sconti al sistema calcio. Fai buon viaggio, Aldo, la Toscana è orgogliosa di averti avuto come figlio”.