Fotografo e spirito libero, si chiudono gli occhi di Toscani sul mondo

13 gennaio 2025 | 10:26
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Fotografo e spirito libero, si chiudono gli occhi di Toscani sul mondo

La sua fotografia è stata strumento per raccontare

La notizia era attesa ma non per questo suona meno triste: oggi 13 gennaio è morto Oliviero Toscani. E’ la famiglia stessa a farlo sapere, chiedendo comprensione e riservatezza.

Il fotografo è morto a 82 anni nell’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato il 10 gennaio per l’aggravarsi delle sue condizioni. Da due anni ormai soffriva di amiloidosi. Nato a Milano il 28 febbraio 1942, Toscani pubblica il suo primo scatto sul Corriere a 14 anni: è il volto di Rachele Mussolini, immortalato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia.

Dopo il diploma in fotografia all’Università delle Arti di Zurigo, debutta nel mondo della pubblicità con la campagna per il cornetto Algida. I suoi scatti finiscono su Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, ma realizza anche foto per celebri maison di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal. La svolta, nel 1982, con Benetton, quando le campagne diventano un modo di portare in primo piano temi sociali come l’uguaglianza, la mafia, il contrasto all’omofobia, la lotta all’Aids o alla pena di morte.

Spesso contestato e criticato, ancora più spesso premiato, Toscani diventa una garanzia oltre che il marchio di un impegno.

“Rattrista profondamente la scomparsa di Oliviero Toscani, un grande della fotografia che ha conquistato il mondo con il suo racconto per immagini spesso anche dirompenti e provocatorie. Un artista dall’indiscutibile potenza comunicativa, che ha cambiato la comunicazione pubblicitaria e non solo”. Così la sottosegretaria alla cultura, Lucia Borgonzoni.

“Con Oliviero Toscani perdiamo un maestro che ha saputo fare dell’immaginazione uno strumento di valorizzazione ed anche di denuncia. Grazie alle sue foto e alle sue idee, la Toscana ha avuto il volto dell’anticonformismo”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani ricorda, addolorato, Oliviero Toscani.

“Visionario, libero, provocatorio – prosegue Giani – Oliviero Toscani è stato tutto questo. Anche con noi e per questo lo ringrazio. Ha saputo usare la macchina fotografica per sovvertire un sistema che manipola la razza umana per realizzare una pubblicità commerciale, mostrando un mondo fatto non solo di modelle e di bambini biondi sorridenti. Lui invece è stato capace di fotografare l’anima, l’essenza delle persone piuttosto che il loro apparire, facendo vedere a tutti la loro unicità”.

“Ricordo – prosegue – ancora l’ultimo lavoro che ha fatto per noi, quello di scegliere il volto femminile più rappresentativo della Toscana. Lo trovò in una giovane specializzanda in medicina, una scoperta, ricordo, che l’aveva meravigliato ma d’altra parte disse, senza meraviglia non c’è creazione. Per tutto questo gli saremo grati”.

“Alla famiglia vanno le mie condoglianze istituzionali e personali”, ha concluso il presidente Giani.