Schiacciato da un albero mentre è al lavoro, morto a Pescia

13 gennaio 2025 | 10:47
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Schiacciato da un albero mentre è al lavoro, morto a Pescia

Per il 59enne i soccorsi sono stati inutili

È stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso ma per l’uomo, Mario Morina, 59 anni della frazione di Medicina di Pescia, non c’è stato niente da fare. È morto in un incidente sul lavoro durante l’abbattimento di una pianta, nella mattina di oggi (13 gennaio) in via Vecchia Postale a Veneri, frazione di Pescia.

La tragedia, sulla quale indagano i carabinieri e gli operatori della medicina del lavoro dell’Ausl Toscana centro, si è consumata intorno alle 9. Secondo quanto si apprende, l’uomo era al lavoro in strada quando un albero gli sarebbe caduto addosso, schiacciandolo senza dargli scampo.

Sul posto, con il personale sanitario, sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Pescia e i carabinieri. Il personale dei vigili del fuoco è rimasto a disposizione per le operazioni di recupero della salma e la messa in sicurezza dello scenario.

“L’accaduto ci ha devastati – dice il sindaco Riccardo Franchi – Mi sono immediatamente recato sul posto insieme al vicesindaco Luca Tridente e all’assessore Maurizio Aversa. La cooperativa stava svolgendo dei lavori per conto del Comune quando per cause ancora da accertare, si è verificata la tragedia. La dinamica e le motivazioni, nonché la causa dell’accaduto, sono al vaglio delle autorità competenti prontamente intervenute sul posto. Una notizia che ha sconvolto tutta la comunità pesciatina. L’amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia dell’operaio deceduto”.

“Un altro lutto, un altro drammatico incidente mortale in Toscana che vede vittima un lavoratore. L’ennesima tragedia che stavolta colpisce la comunità di Pescia. A nome di tutta l’assemblea legislativa esprimo la vicinanza alla famiglia del 59enne che stamani ha perso la vita mentre stava lavorando. Le nostre condoglianze anche ai suoi cari e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo ennesimo dramma”.

Lo dichiara il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, dopo aver appreso la notizia dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Pescia, dove un operaio di 59 anni, dipendente di una cooperativa, stava tagliando un albero da cui è stato travolto.

“Il nostro compito – aggiunge Mazzeo – è quello di creare le condizioni affinché si innalzi il livello di attenzione sulla pericolosità e i rischi di certe mansioni intensificando la formazione, i controlli e le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, qualunque essi siano, affinché eventi simili non si ripetano mai più. La sicurezza deve essere una priorità assoluta, e come istituzioni dobbiamo fare ogni sforzo possibile per tutelarla. Il lavoro è dignità, non morte“.

“Tutta la cooperativa si stringe con affetto e vicinanza alla famiglia e agli amici di Mario, in questo momento di immenso dolore – è il commento della cooperativa La Spiga di Grano – Mario era un lavoratore stimato e rispettato, il cui impegno e dedizione non saranno mai dimenticati. Non ci sono parole per descrivere lo sconcerto e la tristezza che questa perdita ha lasciato in tutti noi. La sicurezza sul lavoro è da sempre una priorità assoluta per la nostra cooperativa, e siamo certi che nei prossimi giorni le autorità competenti faranno chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento. In questo momento, però, il nostro pensiero va esclusivamente alla famiglia di Mario, alla quale offriamo il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà. Con il cuore colmo di tristezza, ci uniamo al lutto per questa grave perdita”.

“Si tratta dell’ennesima vittima innocente di una strage senza senso e senza fine – dice la segreteria di Prato e Pistoia della Uil Fpl – Ovviamente sarà la magistratura a chiarire quel che realmente è successo ma è chiaro che si tratta di un’ulteriore tragedia che colpisce un lavoratore (peraltro non più giovanissimo) impiegato nel sistema degli appalti. Il servizio nel quale il lavoratore era impiegato è infatti in appalto dal Comune di Pescia. La Uil Fpl Pistoia Prato esprime in primo luogo cordoglio per quanto è avvenuto e si stringe alla famiglia del lavoratore coinvolto. È necessario avere contezza, anche sul piano sindacale, che siano state rispettate tutte le norme relative alla sicurezza sul lavoro e, più in generale, crediamo sia utile riflettere se non siano necessari limiti, anche anagrafici, per essere adibiti a determinate mansioni”.

“Chiederemo con forza – conclude – risposte a queste nostre domande fin dalle prossime ore e ci riserviamo di agire ogni iniziativa di denuncia e di lotta che riterremo necessaria. Si lavora per vivere, non per morire”.