Lutto nel mondo della cultura lucchese: è morto Giorgio Tori

20 gennaio 2025 | 14:32
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Lutto nel mondo della cultura lucchese: è morto Giorgio Tori

Aveva 83 anni. È stato presidente della Fondazione Ragghianti, socio fondatore dell’Istituto storico lucchese e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Crl

È venuto a mancare nella tarda serata di domenica, a 83 anni, il dottor Giorgio Tori.

Nato a Roma nel 1941, laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Roma La Sapienza e diplomato alla scuola speciale per archivisti e bibliotecari dello stesso Ateneo, è entrato nell’amministrazione archivistica nel 1967 prestando servizio presso gli archivi di Stato di Pisa, Massa, Firenze e l’Archivio di Stato di Lucca, che ha diretto dal 1988 al 2008, dove ha anche presieduto l’annesso laboratorio di restauro.

Specializzato anche in paleografia e diplomatica, in qualità di studioso ha organizzato mostre documentarie e convegni, ha partecipato a numerosi incontri e simposi nazionali e internazionali in materie archivistiche e storiche e si è dedicato alla carriera accademica tenendo corsi di archivistica alla facoltà di lettere dell’Università di Firenze. Già membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Tori è stato presidente della Fondazione Ragghianti dal 2012 al 2018 per la quale, tra i vari meriti nella sua funzione, va riconosciuto il fondamentale impulso dato all’inventariazione dei numerosi e importanti fondi archivistici.

Giorgio Tori è stato socio fondatore dell’Istituto storico lucchese e membro ordinario dell’Accademia lucchese di lettere, scienze ed arti e in questi ruoli si è dedicato allo studio documentario della città come autore di numerosi articoli e volumi sulla storia di Lucca e del suo territorio, con particolare riferimento alle vicende istituzionali del XIV secolo e al periodo francese. Importante la sua curatela, nel 2015, della nuova edizione della Croniche di Giovanni Sercambi riconosciuta come “la fonte” della storiografia lucchese del XIII e XIV secolo.

I messaggi di cordoglio

Il presidente Alberto Fontana, il direttore Paolo Bolpagni, gli organi istituzionali e il personale della Fondazione Ragghianti “esprimono il loro profondo cordoglio per la scomparsa dell’indimenticabile dottor Tori, la cui competenza, professionalità e umanità hanno accompagnato il suo mandato alla guida della Fondazione”.

Giorgio Tori lutto

Così il sindaco Marzia Bassini e il consigliere regionale Vittorio Fantozzi: “Con la scomparsa di Giorgio Tori perdiamo uno dei padri nobili della nostra comunità, fondatore ed animatore della Montecarlo contemporanea, della cui tutela ambientale, rinascita e valorizzazione storica ed artistica è stato promotore instancabile e punto di riferimento insostituibile che ricorderemo, tenendo viva la sua memoria e portando sempre con noi il suo esempio, facendoci testimoni nelle nostre responsabilità pubbliche della sua opera umana e culturale che ci ha permesso di amare ancora di più Montecarlo e la nostra terra”.

La direzione e il personale dell’archivio di Stato di Lucca “si uniscono al dolore della famiglia del dott. Giorgio Tori, già Direttore di questo Istituto, e ne ricordano le importanti opere di carattere storico ed archivistico pubblicate in quaranta anni di fattiva presenza nell’Istituto, nonché la sua personalità decisa ed operosa nell’attività quotidiana dell’Archivio e nei rapporti con i colleghi”.

“Una grande perdita per il mondo culturale lucchesia scomparsa di Giorgio Tori, – scrive Francesca Fazzi, amministratore unico della casa editrice Maria Pacini Fazzi – per anni direttore dell’Archivio di Stato di Lucca, appassionato studioso e promotore di convegni ed edizioni critiche. Per la nostra casa editrice, l’ultimo lavoro da lui curato è stata, nel 2015, la fortunata edizione, realizzata in collaborazione con l’Accademia Lucchese di Lettere Scienze ed Arti, della riduzione in italiano corrente delle Cronache di Giovanni Sercambi, un lungo lavoro al quale si dedicò con grande competenza e cura; fatica ricambiata, come amava sottolineare, dal poter condividere con i lettori contemporanei (e meno esperti) il divertimento che lo aveva animato nella lettura della cronaca di quegli anni di storia lucchese animata da liti fra fazioni, guerreggiamenti, e turbolenti cambi di potere. Resta purtroppo incompiuto il grande desiderio di pubblicare la trascrizione dello Zibaldone lucchese dell’abate Jacopo Chelini (1748-1824), – affresco vivo della storia di Lucca fra fine Settecento e primo Ottocento – una volontà, più volte enunciata, alla quale, purtroppo non ha potuto dare seguito”.

“Grato e sentito è il ricordo dell’Archivio storico diocesano di Lucca per il dottor Giorgio Tori. Nei decenni in cui è stato direttore dell’Archivio di Stato di Lucca, ma anche dopo, molte sono state le collaborazioni e le reciproche consulenze. Nella sua discreta, ma professionale e fattiva, attenzione al nostro istituto non possiamo dimenticare la vicinanza dimostrata nel percorso che ha portato al riconoscimento dell’Archivio storico diocesano di Lucca a patrimonio dell’Unesco. E dobbiamo anche ricordare il suo appassionato intervento, nel 2019, alla presentazione del volume ‘Un Archivio, un palazzo, una città’ (PaciniFazzi ed.) in un gremito Salone del palazzo arcivescovile, dove emerse anche il suo piglio di vero animatore culturale del capoluogo. A colleghi, amici e familiari giungano le condoglianze del direttore, don Marcello Brunini, e di tutto il personale dell’Archivio storico diocesano”.

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “esprime la sua partecipazione al lutto per la scomparsa di Giorgio Tori, già direttore dell’archivio di stato di Lucca, in cui abbiamo sempre riscontrato professionalità e disponibilità”.