Allerta sismica in Garfagnana: 40 anni fa l’evento che portò a sviluppare il sistema di protezione civile
L’annuncio di un probabile terremoto in Valle fece eco in tutta Italia. Da allora si è rafforzata la prevenzione per le maxi emergenze
40 anni. Tanto è passato da quel 23 gennaio 1985 quando, per la prima volta, la popolazione della Garfagnana dovette fare i conti con un’allerta sismica.
Fu il primo – ed unico – allarme terremoto nella storia mondiale. Un importantissimo ‘banco di prova’ che mise a punto il sistema di protezione civile – locale e nazionale – e contribuì a fare emergere quella cultura della prevenzione che, negli anni, avrebbe innescato un meccanismo virtuoso di interventi sul territorio.
L’annuncio di una – possibile – forte scossa tellurica che avrebbe colpito, nell’arco delle successive 48 ore, proprio la Valle del Serchio fu riportato dai tg nazionali. Nella diretta serale venne letto un comunicato in cui si diceva che la protezione civile, a seguito delle informazioni pervenute dalla sezione sismica della Commissione grandi rischi del Dipartimento e dall’Istituto nazionale di geofisica, disponeva lo stato di allerta per alcuni Comuni della provincia di Lucca e di Modena. La notizia generò una mobilitazione generale che vide in prima linea esercito e istituzioni. La popolazione garfagnina rispose in maniera encomiabile dimostrando una grande prova di civiltà, sia nell’affrontare l’evacuazione che nel far fronte ai disagi che ne seguirono. Per fortuna, il forte sisma non si verificò, fu però una grande esercitazione di protezione civile per il territorio.
Terminato l’allarme, il ministro della protezione civile Giuseppe Zamberletti venne in Garfagnana per ringraziare ed elogiare il comportamento della popolazione, degli enti locali e delle associazioni di volontariato, instaurando uno straordinario rapporto con il sistema amministrativo e il tessuto sociale garfagnino che poi è rimasto nel corso del tempo.
Nel 2013 una violenta scossa di terremoto (magnitudo Richter 5.2), con epicentro tra il Comune di Minucciano e quello di Casola in Lunigiana mobilitò nuovamente il sistema di protezione civile locale e nazionale che, dopo l’esperienza di 28 anni prima, dimostrò di aver messo a frutto l’insegnamento impartito. Nonostante i danni rilevati, fu la conferma dell’efficacia della nuova cultura di prevenzione adottata.
Oggi il sistema di protezione civile della Garfagnana è una vera e propria eccellenza. L’Unione Comuni Garfagnana, con il proprio ufficio associato di protezione civile, rappresenta un riferimento a livello sovracomunale ed è un punto di supporto per i sindaci dei Comuni che fanno parte del Centro operativo intercomunale (Coi) nello svolgimento delle attività di coordinamento di emergenza e flusso di informazioni con il sistema di protezione civile.
“L’esperienza del 1985 – dichiara la presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani – è stata una svolta storica per il nostro sistema di protezione civile. È da lì che anche il nostro territorio ha sviluppato quel sistema di eccellenza, oggi riconosciuto a livello nazionale, che rappresenta un fiore all’occhiello grazie all’impegno dei sindaci, dei tecnici e dello straordinario tessuto sociale di volontariato”.