Influenza, la dottoressa Adami: “Stiamo arrivando al picco”

23 gennaio 2025 | 15:41
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Il consiglio: “Fondamentale la prevenzione: vaccini e buone regole di igiene. Antibiotici solo se prescritti dal medico”

Nella seconda settimana del 2025 in tutte le regioni italiane, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sopra la soglia base di 5,65 casi per mille assistiti. Maggiormente colpite le regioni: Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia con valori di incidenza sopra i 15 casi per mille assistiti.

E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto epidemiologico RespirVirNet, pubblicato lo scorso 17 gennaio dall‘Istituto superiore di sanità.

Il rapporto evidenzia il brusco aumento del numero di casi di sindrome simil-influenzale con il livello d’incidenza nazionale pari a 14,3 casi per mille assistiti. I casi aumentano in tutte le fasce di età e i più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni, in cui l’incidenza è pari a 25,5 casi per mille assistiti.

Per quanto riguarda la Toscana, il rapporto indica un’incidenza di 15,5 casi ogni 1,000 abitanti e conferma che i più esposti sono i più piccoli: nella popolazione con meno di 4 anni, infatti, si registrano 32,5 casi ogni mille individui. Il dato si abbassa con l’aumentare dell’età: ogni mille abitanti si hanno 17,2 casi nella popolazione tra i 5 e i 14 anni, 16,9 casi tra chi ha tra i 15 e i 64 anni e 8,4 casi tra chi ha più di 65 anni.

“Stiamo quasi per raggiunge il picco dell’epidemia di influenza stagionale, ormai da tutti conosciuta come variante australiana – dice Maria Stella Adami, direttrice del dipartimento di medicina generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest – caratterizzata da sintomi comuni a tutte le influenze, prevalentemente respiratori, come tosse, raffreddore, mal di gola, ma anche febbre, stanchezza, vomito e diarrea. L’influenza può colpire sia giovani che anziani, sia sani sia pazienti fragili. Per questi ultimi in particolare è importante la vaccinazione anti influenzale, che è partita nell’ottobre scorso e che ha trovato una forte risposta da parte dei nostri pazienti. Importante per tutti seguire le comuni abitudini di igiene. Siccome l’influenza si tramette da persona a persona anche e soprattutto attraverso le secrezioni nasali, l’uso della mascherina nei luoghi affollati e lavarsi le mani frequentemente sono buone pratiche sempre valide ed efficaci per prevenire il contagio”.

“Nelle sue fasi iniziali – prosegue Adami – l’influenza viene trattata con gli antipiretici, ovvero medicinali che abbassano la febbre, e i mucolitici, cioè medicinali per fluidificare il muco contro la tosse. Solo se l’influenza dovesse avere delle complicazioni, in particolare complicazioni polmonari, il medico valuterà l’opportunità di somministrare al paziente degli antibiotici”.