“Salve, posso parlarle un attimo?”. La Polizia Postale avverte: “Non rispondete, è una truffa”

5 febbraio 2025 | 14:00
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“Salve, posso parlarle un attimo?”. La Polizia Postale avverte: “Non rispondete, è una truffa”

Offrono lavoro e poi chiedono di investire in criptovalute

La conversazione inizia con una semplice domanda: “Salve, posso parlarle un attimo?”

Rispondendo al messaggio una presunta reclutatrice, utilizzando il nome di una società legittima, ti presenterà un’allettante offerta di lavoro promettendo orari flessibili e retribuzioni elevate. I compiti proposti sono semplici: mettere like, seguire profili social, scrivere recensioni.

Se accetti l’offerta sarà necessario aprire un portafoglio di criptovalute dove verranno accreditati i primi guadagni per il lavoro svolto. A questo punto, conquistata la tua fiducia, il cybercriminale ti chiederà di investire denaro che non verrà restituito.   

Il consiglio

Il primo elemento per riconoscere che si tratta di una truffa è l’uso di numerazioni con prefisso estero.Non rispondere a messaggi inviati da utenti sconosciuti, non cliccare su link sospetti che possono compromettere i tuoi dispositivi, non fornire le tue password di accesso a conti correnti e posta elettronica, e, soprattutto, proteggi i tuoi dati personali.