“Salve, posso parlarle un attimo?”. La Polizia Postale avverte: “Non rispondete, è una truffa”
Offrono lavoro e poi chiedono di investire in criptovalute
La conversazione inizia con una semplice domanda: “Salve, posso parlarle un attimo?”
Rispondendo al messaggio una presunta reclutatrice, utilizzando il nome di una società legittima, ti presenterà un’allettante offerta di lavoro promettendo orari flessibili e retribuzioni elevate. I compiti proposti sono semplici: mettere like, seguire profili social, scrivere recensioni.
Se accetti l’offerta sarà necessario aprire un portafoglio di criptovalute dove verranno accreditati i primi guadagni per il lavoro svolto. A questo punto, conquistata la tua fiducia, il cybercriminale ti chiederà di investire denaro che non verrà restituito.
Il consiglio
Il primo elemento per riconoscere che si tratta di una truffa è l’uso di numerazioni con prefisso estero.Non rispondere a messaggi inviati da utenti sconosciuti, non cliccare su link sospetti che possono compromettere i tuoi dispositivi, non fornire le tue password di accesso a conti correnti e posta elettronica, e, soprattutto, proteggi i tuoi dati personali.