Dai rifiuti all’inquinamento, dall’edilizia agli animali: tutti i numeri dei carabinieri forestali nel 2024
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Carabinieri forestali: è stata intensa l’attività dei militari nello scorso anno in diversi settori per il Comando Regione
Il Comando Regione dei carabinieri forestali Toscana, da cui dipendono i gruppi della Forestale di Arezzo, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Pistoia e Siena, nonché i reparti dei parchi nazionali dell’Arcipelago Toscano e delle Foreste Casentinesi, presenta i risultati dell’attività operativa conseguiti nel 2024.
Quello assicurato dalla specialità forestale dell’Arma è stato, come sempre, un impegno importante, orientato alla prevenzione ed alla repressione dei reati ambientali ed al controllo del territorio per la salvaguardia del paesaggio, delle risorse forestali e della biodiversità.
Il 2024 ha visto impegnati i reparti del Comando Regione dei carabinieri forestali Toscan” nel potenziamento dei controlli a tutela dell’ambiente, nei settori di propria competenza ed in quelli oggetto della convenzione stipulata tra il ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e la Regione Toscana.
I risultati conseguiti nel 202evidenziano, in sostanziale continuità con l’anno precedente, un andamento nell’attività di prevenzione svolta sul territorio che appare ancora più intensa, con un impegno sul campo per circa 72mila controlli e 21500 persone controllate, una vigilanza continua e aderente al territorio finalizzata alla prevenzione e all’affermazione della legalità ambientale.
Numerosi i settori attenzionati, eterogenei e variegati ma che messi a fattor comune garantiscono vicinanza ai cittadini dando risposte alla crescente richiesta di sicurezza: tutela degli animali, cantieri boschivi, incendi, gestione rifiuti, inquinamenti in genere e tutela della salute. A questi settori si affianca una puntuale vigilanza del territorio: paesaggio, edilizia e sicurezza idrogeologica settore nel quale i carabinieri forestali hanno eseguito circa 28mila controlli.
Nel settore della prevenzione e repressione del fenomeno degli incendi boschivi sono state messe in campo 1.774 pattuglie che hanno contestato complessivamente 243 illeciti amministrativi in applicazione di norme per la difesa dei boschi dagli incendi, denunciato 40 persone per il reato di incendio boschivo ed effettuato l’arresto di un incendiario in flagranza di reato in provincia di Siena. Prosegue la progressiva diminuzione dell’incidenza degli incendi boschivi dolosi, mentre è in aumento l’incidenza degli incendi boschivi colposi, la cui stragrande maggioranza, oltre il 50 per entro, è causato dall’abbruciamento di residui vegetali di origine agricola.
Nell’anno 2024 sono stati contestati complessivamente circa 4500 illeciti amministrativi, pari a oltre 3 milioni di euro, il maggior numero dei quali è relativo alla tutela del territorio, sono stati scoperti circa 1400 illeciti penali e denunciate circa 1200 persone di cui 8 arrestate.
I dati del 2024 evidenziano, rispetto all’anno precedente, un incremento di oltre il 20 per cento del numero dei reati perseguiti e delle persone denunciate e di oltre il 50 per cento del numero dei sequestri penali.
Un’azione multidisciplinare e trasversale quella dei carabinieri del Comando Regione Toscana, alle cui dipendenze, operano il Centro Settore Meteomont Appennino Tosco Emiliano, responsabile del coordinamento delle attività di rilievi sulle condizioni del manto nevoso e sul rischio valanghe nei tre settori di controllo ovvero Alpi Apuane – Appennino Toscano settentrionale, Appennino Toscano meridionale e Monte Amiata (194 rilevi e 52 Bollettini pericolo valanghe per ciascun settore), e l’Unità cinofila antiveleno, impiegata nella prevenzione e in attività di indagine contro i reati di avvelenamento della fauna domestica e selvatica mediante l’utilizzo di bocconi, esche e carcasse contenenti sostanze tossiche.
In materia Cites (Convenzione internazionale che regolamenta il commercio di esemplari vivi, morti o parti di essi, di determinate specie di fauna e flora minacciate di estinzione, sottoponendoli a specifici controlli e certificazioni che ne attestano l’origine legale) merita evidenziare l’edizione 2025 del relativo calendario, la cui realizzazione è stata curata dal raggruppamento dei carabinieri Cites di Roma e racconta il Sud America, il subcontinente americano che ospita la più grande foresta tropicale del pianeta, dove la bellezza della natura e la ricchezza delle specie animali e vegetali si uniscono alla straordinaria cultura di civiltà millenarie. Vengono descritte peculiarità e curiosità, unitamente alle principali minacce di sopravvivenza, di 12 specie in via d’estinzione tutelate dalla convenzione di Washington, che popolano i differenti biomi; nel contempo, vengono offerti spunti di riflessione e di sensibilizzazione sulle criticità legate alle azioni dell’uomo, sempre più impattanti. Il calendario Cites dei Carabinieri vuole, infatti, essere un’opportunità di sensibilizzare il grande pubblico sui temi della biodiversità e conservazione, e di promuovere una diffusa azione di educazione ambientale, con particolare riguardo alle scuole. Merita in tal senso riferire che in Toscana, nel corso del 2024, i Carabinieri forestali Cites hanno realizzato molteplici iniziative di educazione ambientale, coinvolgendo circa 1400 studenti, per diffondere tra le giovani generazioni la cultura della legalità in campo ambientale.
“Alla luce dei risultati ottenuti emerge, senz’altro, l’importantissimo ruolo svolto dalla magistratura e dalla pg impegnate nel contrasto ai crimini ambientali, quale essenziale funzione di deterrenza e affermazione della legalità” – ha dichiarato il comandante della Regione Carabinieri Forestale “Toscana”, generale di brigata Cinzia Gagliardi -. Ma la complessità della questione ambientale richiede un cambiamento: il controllo formale e la repressione debbono essere accompagnati da un nuovo ruolo delle Istituzioni, un ruolo più ampio, multidisciplinare, più inclusivo. Un ruolo che deve innestarsi sul solco di un processo culturale ed educativo finalizzato alla divulgazione di una coscienza ambientalista, in modo tale da indirizzare l’attenzione della collettività verso la consapevolezza dell’inviolabilità del bene ambiente quale bene indissolubilmente legato ai diritti fondamentali della persona e tra questi il diritto alla salute. Per arrivare a questo occorre, innanzitutto, un progetto educativo: l’educazione dei giovani e dei giovanissimi è indispensabile, senza di essa il rispetto delle norme rischia di essere vanificato. Ma, altrettanto fondamentale è il ruolo dei presìdi di prossimità, dei presìdi a diretto contatto con i cittadini e che hanno il delicato compito di governare il controllo del territorio per la sua sicurezza. Questi presìdi devono aprirsi al territorio e debbono dialogare con tutte le componenti che ciascun territorio esprime (enti pubblici, autorità locali, istituti di istruzione, associazioni di categoria, volontariato, eccetera), affinché le attività di ciascuno di loro siano indirizzate verso un uso sostenibile del territorio, nella consapevolezza che la qualità ambientale è il vero fattore di sviluppo e di crescita: la risorsa naturale, se usata nel rispetto dei suoi elementi, può diventare bene competitivo capace di produrre reddito sano, non violento, sostenibile che valorizza il territorio cui appartiene”.
I carabinieri del comando Regione Forestale Toscana, in media con gli anni precedenti, hanno svolto 71939 controlli, contestando 1361 reati e 4494 illeciti amministrativi. In particolare, sono state controllate 21217 persone, di cui 7 tratte in arresto, 1196 denunciate, nonché eseguiti 317 sequestri penali e 218 sequestri amministrativi, oltre a 46 perquisizioni locali e domiciliari, delegate dall’autorità giudiziaria.
Le sanzioni amministrative complessivamente elevate ammontano a 3.234.079 euro.
I risultati conseguiti nel 2024 dai carabinieri forestali del comando Regione Toscana evidenziano un’intensa nell’attività di prevenzione svolta sul territorio; a fronte di una leggera flessione del numero di controlli complessivi rispetto all’anno 2023, si è potuto apprezzare un aumento degli illeciti contestati e dei reati accertati nel totale. Particolare efficacia nei controlli è stata dimostrata in quelli operati nei settori della tutela del territorio, e delle discariche/rifiuti, rispetto ai quali si riscontra rispettivamente un aumento in media del 23% e del 39% per i reati contestati.
Rifiuti e discariche
Durante l’azione di contrasto a traffici, stoccaggio e smaltimento illeciti di rifiuti, nonché discariche abusive – svolta attraverso 5.383 controlli (pari al 7,5% circa del totale) – si è proceduto a contestare 452 reati, arrestare 1 soggetto, denunciare in stato di libertà 414 persone, eseguire 7 perquisizioni e 141 sequestri penali. Gli illeciti amministrativi accertati nel settore sono stati 615, con sanzioni elevate di valore pari a € 1.368.492 (circa il 42% del totale) e 3 sequestri amministrativi. In questo ambito, sono state 2.493 le persone controllate e 446 quelle sanzionate. L’impegno delle attività poste in essere dai Forestali in questo specifico settore è doveroso, in considerazione delle istanze collettive rivolte allo Stato, anche per le implicazioni che il fenomeno della gestione illecita dei rifiuti inevitabilmente riflette nei confronti non solo dell’Ambiente, ma anche della salute umana. Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi, costituisce un forte impegno per tutti i Reparti della specialità, in considerazione delle sue implicazioni sulla conservazione dell’ambiente, sul patrimonio naturalistico e sulla salute umana. A questo settore afferiscono, infatti, tutte quelle attività di accertamento che hanno ad oggetto i traffici illeciti, la gestione illecita, le discariche ed i depositi incontrollati di rifiuti. Si continua a registrare anche nel 2024 una diffusa gestione non regolare dei rifiuti, che va dai classici abbandoni, effettuati per lo più da privati o piccole imprese edili, a vere e proprie forme di smaltimento illecito di rifiuti sul suolo e sulle acque superficiali e di falda, oltre che episodi di combustione illecita di rifiuti. Le attività investigative esperite nel corso dell’anno hanno portato ad individuare l’esistenza di gruppi criminali impegnati nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani e speciali provenienti prevalentemente, su diversi canali, anche da altre regioni, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive. Si segnala, inoltre, in alcune zone della regione, un’attività di gestione illecita di veicoli fuori uso, i quali vengono spesso abbandonati in aree rurali in violazione agli obblighi di legge. I controlli effettuati, in particolare attraverso il controllo del trasporto di rifiuti su strada, hanno portato alla rilevazione di numerosi illeciti amministrativi e di alcuni reati per alcuni dei quali, è stata applicata la procedura estintiva previo ripristino dello stato dei luoghi secondo quanto previsto dall’articolo 318 quater del decreto legislativo 152/2006.
Inquinamento
Il numero dei controlli eseguiti nell’ambito dell’azione di contrasto all’inquinamento idrico, atmosferico, acustico, del suolo, delle acque di scarico e dell’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione è pari a 525. L’attività condotta nel settore ha consentito di contestare 14 violazioni penali e 186 illeciti amministrativi, per un importo di sanzioni amministrative pari a 130.972 euro; a tal proposito, è interessante segnalare come l’efficacia dei controlli in questo specifico settore sia dimostrata dal sensibile incremento, rispetto allo scorso anno, a parità di numero dei reati, degli illeciti amministrativi contestati, pari al 42%. Le persone controllate sono state in totale 351, di cui 11 denunciate, con 9 sequestri eseguiti, tra penali e amministrativi. Al settore degli inquinamenti afferiscono tutte quelle attività di accertamento che hanno ad oggetto gli inquinamenti delle matrici ambientali (acqua, aria, suolo).