Gallicano, professore salva un 12enne dal soffocamento: era a pranzo con la nonna

10 febbraio 2025 | 15:59
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Gallicano, professore salva un 12enne dal soffocamento: era a pranzo con la nonna

Il racconto: “Mi sono voltato e ho visto il ragazzino rosso in volto che non riusciva a parlare e chiedeva aiuto con gli occhi”

Attimi di paura lo scorso giovedì (6 febbraio), in un ristorante di Gallicano, dove un 12enne ha rischiato di soffocare a causa di un boccone andato di traverso. Tempestivo l’intervento di Andrea Luciani, 39enne di Diecimo e docente di francese all’istituto comprensivo di Gallicano, che ha salvato il giovane con una manovra di primo soccorso.

Il ragazzo, a pranzo con la nonna, ha ingerito un pezzo di carne troppo grande, restando senza fiato. Il suo volto si è arrossato, ha cercato aiuto con lo sguardoe portandosi le mani alla gola, mentre la nonna, spaventata, chiedeva soccorso. Nella sala del locale, con circa venti persone presenti ma nessuno sapeva come intervenire finché Luciani è entrato in azione.

“Ero a pranzo con alcuni colleghi in un ristorante di Gallicano, in attesa di rientrare per gli scrutini del pomeriggio. – racconta il professore – All’improvviso, dall’altra parte della sala, abbiamo sentito del trambusto. Mi sono voltato e ho visto un ragazzino rosso in volto, incapace di parlare, con le mani intorno alla gola. Resomi conto dell’ostruzione delle vie aeree, mi sono avvicinato, l’ho fatto inclinare in avanti e, mentre gli sorreggevo lo sterno, gli ho dato alcuni colpi interscapolari con il palmo della mano”.

Il professore spiega l’importanza di un corretto intervento: “Prima della manovra di Heimlich si devono eseguire cinque colpi interscapolari e solo se la situazione non migliora si passa alla compressione addominale. In questo caso non è stato necessario: dopo alcuni colpi il ragazzo ha espulso il boccone e ha ripreso a respirare. La nonna e il giovane mi hanno ringraziato, e tutto si è risolto in circa quaranta secondi“.

Sebbene molti avessero assistito alla scena, solo Luciani è intervenuto prontamente: “Ho semplicemente messo in pratica quanto appreso nei corsi della Misericordia di Borgo a Mozzano, dove sono volontario. Credo sia essenziale che queste formazioni vengano attivate in tutte le scuole per preparare le nuove generazioni ad affrontare situazioni simili e per avvicinarli al mondo del volontariato. Non è necessario essere medici per salvare una vita con una manovra di primo soccorso”.

L’episodio ha evidenziato l’importanza della formazione in ambito sanitario, sollevando la necessità di una maggiore diffusione delle competenze di primo soccorso tra la popolazione.