Madre con 5 figli sfrattata dalla casa in cui vivono dai nonni: “Non sappiamo come fare, cerchiamo un aiuto”

11 febbraio 2025 | 15:25
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Madre con 5 figli sfrattata dalla casa in cui vivono dai nonni: “Non sappiamo come fare, cerchiamo un aiuto”

Una sentenza ha stabilito nel 30 giugno la data in cui deve lasciare l’immobile. L’appello della donna: “Posso pagare 300 euro di affitto”

Dopo una sentenza choc del tribunale, una madre con cinque figli si trova con una sfratto esecutivo in corso e dovrà lasciare la casa assegnatale dopo la separazione e restituirla agli ex suoceri. È questa la situazione, al limite del surreale, cui si è trovata a far fronte una signora di Capannori con i suoi cinque bambni, di cui quattro minorenni.

La famiglia ha chiesto aiuto al Comune di Capannori e con un appello si rivolge anche ai privati cittadini che hanno a disposizione un appartamento o una casa per ospitarli, potendo pagare un affitto di massimo 300 euro, con la possibilità di integrarlo con un contributo affitti.

“Io faccio questo appello con lo scopo di trovare un aiuto alla situazione che sto vivendo – racconta la signora -. Sono stata sfrattata dalla casa in cui vivevo con i miei cinque figli, di cui 4 minorenni. Se non riuscirò a trovare un alloggio entro il 30 giugno saremo costretti ad andare in una struttura”.

La signora da quando si era sposata nel 2004 ha sempre abitato in una casa di corte di proprietà dei suoceri, ceduta al figlio con un contratto di comodato d’uso gratuito.

“In questo contratto – racconta la signora – i miei ex suoceri hanno inserito una clausola, che nel caso ne avessero avuto bisogno avrebbero potuto riprendere la casa quando volevano. In qualsiasi momento”.

Nel 2022 la signora si separa dal marito, inizialmente la separazione finisce in tribunale. “La situazione non è stata presa bene da mio marito – spiega – Siamo andati in tribunale, ma non per i figli, per la casa. Io ho intuito che l’interesse del mio ex, era soltanto per quello. Lo stesso posso dire dei miei suoceri, nonostante i miei figli siano anche i loro nipoti. Quando poi, il giudice ha palesemente fatto capire al mio ex marito e al suo avvocato che la casa di famiglia sarebbe stata assegnata a me e ai miei figli, ha accettato la separazione consensuale”.

A questo punto la casa di corte, dove la signora e i suoi cinque figli abitano, era stata assegnata a loro. Ma la storia non finisce qui, anzi inizia a complicarsi.

“A quel punto è successo che i miei ex suoceri si sono separati a loro volta e mi hanno fatto causa per riottenere la casa di loro proprietà – spiega la signora -. Hanno fatto di tutto per sbatterci fuori, mi pare veramente incredibile, non solo sbattono fuori me, ma anche i loro 5 nipoti. Durante gli incontri che abbiamo fatto nella trattativa, sono arrivati addirittura ad offrirmi 3000 euro per fare le valigie. Ma io che cosa ci posso fare con 3000 euro? Lavoro part time, mi devo occupare di cinque figli, ho 1000 euro di mantenimento dal mio ex marito, non me ne può dare di più. Lui addirittura vive con i suoi genitori e se vado in affitto, ha già detto che non mi farà vedere un euro in più. Purtroppo non posso permettermi di pagare più di 300 euro al mese. In queste condizioni chi ci può dare un alloggio?”

Il tribunale stabilisce lo sfratto esecutivo per il 30 giugno. In quella data la signora e i suoi cinque figli, di cui 4 minorenni, dovranno lasciare la casa dove abitano per un destino che ancora è sconosciuto.

Anche il giudice si è espresso contro di noi – prosegue nel racconto la signora -. Il mio avvocato si è molto arrabbiato, perché in un altro caso simile al mio un altro giudice aveva sentenziato a favore della madre con i figli. Invece purtroppo la decisione non è stata quella per me. Posso fare ricorso, ho 30 giorni dalla sentenza per poterlo fare. La sentenza è del 30 gennaio, ma se dovessi trovare un altro giudice che dà ragione a loro dovrei pagare 10mila euro. Già ne devo 5mila al mio avvocato, non potrei permettermi di pagare di più. Non posso nemmeno chiedere il gratuito patrocinio perché quel poco di mantenimento che mi da il mio ex marito diventa reddito. Ho provato a chiedere aiuto al Comune di Capannori, il vicesindaco Francesconi ha preso a cuore il mio caso e mi ha detto che si sarebbe impegnato per trovare una soluzione. Io però rimango molto preoccupata, non voglio portare i miei figli in nelle strutture. Anche la situazione che stiamo vivendo mi sembra surreale, praticamente i nonni stanno sfrattando i nipoti dalla casa in cui vivono”.

“Ad aggiungersi il problema delle locazioni – conclude la signora – oggi non si trovano case da affittare e anche quello è un grande problema. E anche se si trovano, sono a prezzi esorbitanti”.