Manutenzione gentile e ‘argini fioriti’: l’impegno per la biodiversità del Consorzio di Bonifica

Il presidente Dino Sodini interviene in occasione della giornata internazionale del Darwin Day dedicata allo scienziato
Il 12 febbraio si celebra nel mondo la giornata internazionale del Darwin Day, dedicata allo scienziato che ha cambiato le prospettive scientifiche, tecniche e culturali sulla natura e gli animali. L’occasione migliore per riflettere, oggi, sulle sfide da affrontare per proteggere la vita e la biodiversità, alla luce dell’emergenza climatica in atto.
“Dobbiamo decidere da che parte stare – sottolinea il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Dino Sodini -, perché da quello che faremo a tutti i livelli, partendo dal nostro territorio, dipende il nostro futuro. Non possiamo continuare a mettere in pericolo la biodiversità: dobbiamo prendere strade alternative a quelle seguite finora, siamo obbligati a cambiare e ad adattarci, a ‘evolverci’ appunto ma come comunità, il che sottintende una rivoluzione culturale e sociale che parte da ciascuno di noi per proteggere gli ecosistemi assieme agli effetti benefici che hanno sulla natura e sulla qualità stessa della nostra vita”.
Ciascuno può fare una ‘piccola’ parte e il Consorzio di Bonifica Toscana Nord da diversi anni è impegnato in questa direzione con azioni specifiche per la tutela della biodiversità nei corsi d’acqua, nell’ambito della missione principale che resta la riduzione del rischio idraulico: “Grazie alla collaborazione tecnica e scientifica di biologi, gli uffici elaborano per i corsi d’acqua dei piani di manutenzione gentile – precisa Sodini -, rispettosa degli ecosistemi fluviali e degli habitat naturali attraverso interventi mirati che mantengono fasce di vegetazione ripariale lungo l’alveo. Abbiamo inoltre avviato un progetto di collaborazione scientifica con il Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’università di Pisa intitolato Argini fioriti – Wildflowers’che si pone l’ambizioso obiettivo di sfruttare le infinite possibilità della natura per rinforzare gli argini, ridurre il rischio idraulico, tutelare la biodiversità e abbattere i costi di manutenzione”.
“La vegetazione lungo argini e sponde garantisce infatti anche una migliore tenuta del terreno – conclude il presidente – lo protegge dall’erosione, riduce il rischio idrogeologico e idraulico oltre a tutelare la preziosa biodiversità che arricchisce i corsi d’acqua. Fiumi più vivi, sicuri e belli per le nostre comunità”.