L’Araba Felice in difesa dei felini: “A Lucca i gatti spariscono, non è una cosa normale”
La presidente dell’associazione, Serena Gremoletti, nei giorni scorsi ha salvato un gatto che era stato colpito da 96 pallini da caccia: “Segnalate situazioni anomale”
È notizia di alcuni giorni fa il ritrovamento di un gatto ferito da 96 pallini da caccia rivenuto dalla presidente dell’associazione Arba Felica, Sabrina Gremoletti. Dopo le cure veterinarie il felino sembra abbia trovato l’amore di una famiglia pronta ad accoglierlo, però sul territorio di Lucca sono molte le segnalazioni che si susseguono di gatti spariti e maltrattati. Per sensibilizzare le persone abbiamo chiesto un incontro con i rappresentanti dell’associazione Araba Felice per farci spiegare quanto il fenomeno delle violenze sui felini, sia riscontrabile sul territorio della provincia di Lucca.
“Purtroppo sì, ci sono diverse segnalazioni di animali diciamo, maltrattati e presi di mira – spiega la presidente dell’associazione Sabrina Gremoletti -. Noi cerchiamo di dare una svolta a questa situazione, perché non è normale rifarsela con un animale indifeso. Purtroppo le violenze sugli animali non mancano e Lucca lo sa bene, anche troppo. Ci sono diversi episodi che non sto neanche ad elencare, perché non sono piacevoli, ma il nostro appello è proprio questo. Siccome non è normale usare della violenza sugli animali, chiediamo a chiunque ne sappia qualcosa, chiunque veda qualcosa, di contattare le forze dell’ordine, le varie associazioni del territorio come noi, per cercare di mettere un freno a tutto questo”.
L’Araba Felice è intervenuta nel caso del gatto ferito da 96 pallini da caccia, inizialmente era stato segnalato un gatto con una ferita alla bocca, una volta trovato è stata fatta la scoperta. Il felino era stato ferito con dei pallini.
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“In questi casi si parte sempre dalla segnalazione – dice Emanuele Guida dell’associazione Araba Felice -. Segnalare è la cosa più importante perché come associazione non possiamo essere ovunque e abbiamo bisogno di occhi sul territorio. E’ importante che ci sia una sensibilità da parte delle persone, che porti a segnalare situazioni che possono essere più o meno gravi. A seguito di una segnalazione, in questo caso, la nostra Sabrina, come spesso capita, è intervenuta. Innanzitutto sembrava che fosse una segnalazione di un gatto che non stava tanto bene, come spesso capita. Portato dal veterinario, abbiamo fatto una lastra ed è venuto fuori l’incredibile notizia che aveva in corpo 96 pallini da caccia”.
Queste violenze purtroppo non sono isolate, le segnalazioni di violenze sugli animali sono molte.
“Si capitano abbastanza spesso – ammette Sabrina -, non soltanto per quanto riguarda cartucce, o pallini da caccia, ma anche altre tipi di violenze ci vengono segnalate. Quindi vi chiediamo veramente con il cuore in mano, denunciate e facciamo qualcosa perché a tutto questo si possa mettere la parola fine”.
Sui social network spesso ci sono post che parlano di gatti spariti e non più ritrovati. In alcuni casi si può parlare di naturali allontanamenti dovuti al carattere libero dei felini. Altre volte invece occorre fare più attenzione, perché dietro la sparizione ci potrebbe essere la mano di qualcuno.
“Non è normale che un gatto sparisca dalla zona nella quale vive, che sia l’appartamento, il giardino di casa, o il classico gatto di corte – spiega Emanuele -. Questo è bene che venga un po’ percepito dalla persone, perché si pensa che il gatto sia un animale selvatico. No, il gatto è un animale abitudinario e gli piace stare in casa. Per cui, quando sparisce è un segnale da attenzionare e purtroppo nella storia, anche recente, della nostra associazione e di Lucca come territorio, che noi conosciamo, succedono cose molto spiacevoli”.
“Se è vero che al gatto piace fare i propri giri – precisa Sabrina -, è vero anche che i giri che fa sono sempre nelle solite zone. Se si seguono alcune pagine Facebook su gatti smarriti e ritrovati, si può notare che le sparizioni vanno sempre a zone. Spesso e volentieri iniziano ad esempio delle sparizioni nella zona di San Concordio, e durano per 2 o 3 mesi. Poi le sparizioni inizano in altre zone della piana, e durano sempre alcuni mesi. Molti di questi gatti spariti, non vengono più ritrovati e questa non è una cosa normale. Mi pare evidente che dietro non può esserci che la mano di un uomo”.
“Come tutte le associazioni che nascono per lo scopo di aiutare animali e i loro proprietari non siamo in molti – dice Emanuele Guidi -, siamo circa venticinque soci. Il nostro intento è quello di intervenire su situazioni che potrei definire, delicate, con l’unico intento di aiutare cercando di fare il possibile per alleviare queste situazioni. Si va sul territorio in maniera capillare si va a risolvere il problema del gatto segnalato e accollandoci le spese veterinarie, si cerca di dare una seconda possibilità o felicità, come dice il nostro slogan, all’animale”.
Infatti anche la storia del gatto ferito dai pallini da caccia ha un lieto fine.
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“Il gatto adesso si trova in stallo da due delle nostre volontarie, ma presto sarà adottato da mia mamma – dice Sabrina Gremoletti, presidente dell’associazione Araba Felice -. Il gatto adesso sta bene, inizialmente pensavamo che le ferite gli avessero generato problemi di instabilità, perché tendeva a scivolare con le zampine anteriori e teneva la testa leggermente storta. Invece adesso si sta riprendendo, è un gatto che ha tanta fame, sta mangiando sette o otto scatolette al giorno, è coccolone, pur essendo un gatto randagio e non sterilizzato. Questo è un gatto che è sempre stato nella zona di Pieve San Paolo, da circa 10 o 12 anni, età stimata dai veterinari. Quindi quando iniziano a sparire dei gatti da una zona, non sono tutti gatti che se ne vogliono andare a fare una passeggiata. Voglio ribadire, se osservate sparizioni strane di animali e qualcosa non vi quadra, segnalate”.
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L’associazione Araba Felice organizza anche una spesa sospesa nei negozi per animali, sia per venire incontro alle famiglie che hanno un gatto ma si trova in situazione di difficoltà, sia per raccogliere il cibo da donare alle colonie feline.