Stonewall, le trans in rivolta: “La nostra storia non si tocca”
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Regina Satariano ricorda: “La rivolta nel 1969 fu un momento cruciale della lotta per i diritti delle persone Lgbtq+, guidato in primis da donne trans nere e latine, drag queen e persone non conformi al genere atteso”
Stonewall: “La cancellazione della memoria trans è un segnale politico che mira ad attaccare le nostre vite”.
Le realtà di Italia Trans Agenda esprimono profonda preoccupazione per la vergognosa rimozione dei riferimenti alle persone transgender e non binarie dal sito ufficiale del Stonewall National Monument, il primo monumento nazionale Lgbtq+ degli Stati Uniti: Stonewall è la nostra storia. E la nostra storia non si cancella e non si riscrive.”
“La rivolta di Stonewall nel 1969 – ricorda Regina Satariano, presidente del primo consultorio trangender della Toscana, con sede a Torre del Lago – fu un momento cruciale della lotta per i diritti delle persone Lgbtq+, guidato in primis da donne trans nere e latine, drag queen e persone non conformi al genere atteso, che resistettero alla violenza istituzionale. Cancellare le soggettività trans è un atto violento che riguarda tutta la comunità. La cancellazione dei riferimenti alle persone trans e queer è conseguenza diretta dell’ordine esecutivo di Trump del 20 gennaio scorso”.