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“Non crolliamo con le nostre scuole”: Cobas sostiene gli studenti

25 febbraio 2025 | 13:01
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“Non crolliamo con le nostre scuole”: Cobas sostiene gli studenti

“La classe politica continua a non invertire la rotta, anzi, si spostano sempre più risorse verso il settore militare a scapito dei servizi pubblici”

“Un’importante presa di coscienza e grido di allarme proveniente in particolare da studenti e studentesse del Paladini e del Civitali e da quelli del Fermi e del Giorgi, che ci sentiamo di appoggiare pienamente, trattandosi di scuole in condizioni assolutamente inadeguate per svolgere in modo dignitoso l’attività didattica”. Con queste parole, l’Esecutivo Provinciale Cobas Scuola Lucca plaude al corteo “Non crolliamo con le nostre scuole“, opera di studenti di diverse scuole superiori lucchesi.

“Come Cobas Scuola – dicono – denunciamo da anni con presidi e manifestazioni la situazione del Paladini, ancora costretto (dopo sei anni e mezzo di promesse non mantenute dalla Provincia di Lucca) nei container allestiti negli spazi adiacenti il Carrara e l’ospedale Campo di Marte. Anche il Carrara attende da più di 7 anni la consegna del padiglione ospedale e l’avvio dei lavori al padiglione centrale: è significativo che già nel novembre del 2018 l’allora Presidente Menesini prometteva alle Rsu la consegna entro il settembre successivo.

Ma non possono rimanere inascoltate nemmeno le segnalazioni provenienti dal Fermi e dal Giorgi, con bagni inagibili e, nel caso dei plessi di Saltocchio e Santa Chiara, in condizioni fatiscenti come purtroppo altri edifici scolastici della Provincia. Provincia che, addossando responsabilità (evidenti) al Governo per il piano di ridimensionamento scolastico, ha cantato vittoria per il rinvio (non l’annullamento) dell’accorpamento degli istituti Don Lazzeri Stagi e Marconi in Versilia, ma continua a rinviare o ritardare interventi necessari per ripristinare la piena agibilità e sicurezza di altri Istituti, tradendo anche in alcune scelte una disparità di trattamento tra scuole di ‘serie A’ e di ‘serie B’.

Certo, non si possono omettere i continui tagli alla scuola operati negli ultimi decenni dai governi di centrodestra e centrosinistra che si sono alternati, contro ai quali ci siamo sempre schierati in occasione di scioperi e piazze, rivendicando ingenti investimenti nell’edilizia scolastica e nella stabilizzazione e potenziamento del personale scolastico per contrastare il fenomeno delle classi pollaio: interventi che si sono rivelati urgenti soprattutto con la pandemia, anche alla luce degli ingenti fondi pubblici messi a disposizione della scuola col Pnrr, ma in larga parte dirottati su altre finalità.

La classe politica continua a non invertire la rotta, anzi, si spostano sempre più risorse verso il settore militare a scapito dei servizi pubblici fondamentali, per cui riteniamo doveroso sostenere gli studenti e le studentesse che in queste settimane si sono attivate per una mobilitazione che, soprattutto in alcune scuole, non si vedeva da anni”.