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Cronaca
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Bonifica e messa in sicurezza ex Edem, fine lavori entro l’estate

12 marzo 2025 | 12:58
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Bonifica e messa in sicurezza ex Edem, fine lavori entro l’estate

Sottolinea il sindaco Giovannetti: “É la prova di quanta attenzione abbiamo per Valdicastello e della nostra volontà di riportare quell’ambiente a uno stato di salute e sicurezza per poi restituirlo alla comunità”

Ha riscosso una buona partecipazione, da parte dei residenti a Valdicastello Carducci e non solo, l’incontro pubblico organizzato nella sala consiliare dall’amministrazione comunale, su richiesta del comitato paesano della frazione per aggiornare la comunità sull’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente in corso nell’area mineraria ex Edem, a Rezzaio.

Oltre al sindaco Alberto Stefano Giovannetti, agli assessori Tatiana Gliori (ambiente) ed Ermanno Sorbo (frazioni), a diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e al personale tecnico dell’ente municipale, fra cui l’ingegnera Sara Benvenuto, nel ruolo di moderatore, hanno partecipato l’architetto Tiziano Lera, il geologo Francesco Bianchi e l’ingegner Andrea Profeti.

Profeti e Bianchi, con il supporto di immagini e schede, hanno ripercorso l’intervento in tutte le sue tappe fino allo stato attuale dei lavori che “si sono concentrati per la massima parte nella rimozione e smaltimento dei rifiuti presenti nel sito o emersi durante l’attività di pulizia che, via via, veniva effettuata nell’area – hanno precisato – con demolizioni parziali, per una prima messa in sicurezza, delle parti più ammalorate degli edifici presenti in loco”.

A questa fase, oggi terminata, è seguita la bonifica dei serbatoi interrati; il piano lavori, ora, prevede la realizzazione di tutti i sottoservizi (già in corso le interlocuzioni con i vari enti gestori) prima di procedere con il capping, vale a dire l’impermeabilizzazione finale dell’area per minimizzare infiltrazioni e scivolamenti e favorire la ricomposizione ambientale del sito.

Una soluzione di messa in sicurezza alla quale, ha sottolineato Profeti, “non esistono attualmente alternative migliori e sostenibili, né dal punto di vista ambientale né economico, tutte le lavorazioni si sono svolte, finora, in modo regolare, senza riscontrare criticità dai tavoli di monitoraggio attivi all’interno e all’esterno dell’area di cantiere e senza particolari ritardi sul cronoprogramma”, indicando giugno 2025 come termine plausibile per la chiusura del cantiere.

Dalla platea sono emerse, in particolare, interrogazioni sui livelli di mercurio rinvenuti nel sito, alle quali sono seguite le rassicurazioni di Bianchi sull’esecuzione di 4 studi differenti che hanno dato un esito praticamente nullo sulla presenza di mercurio volatile; sul motivo dei ripetuti interventi sui gradoni, con la risposta dei professionisti che hanno spiegato come in materia di siti orfani non solo gli studi e le tecniche d’intervento sono giovani e in costante evoluzione, ma anche la legislazione stessa è in pieno sviluppo rispetto ai primi dispositivi degli anni Novanta.

É intervenuto anche il sindaco Giovannetti. “Il fatto che si siano investiti soldi pubblici nella bonifica e messa in sicurezza del sito di Rezzaio, attraverso più interventi negli anni è la prova di quanta attenzione abbiamo per Valdicastello e della nostra volontà, reale e concreta, di riportare quell’ambiente a uno stato di salute e sicurezza per poi restituirlo alla comunità, facendone un nuovo elemento di valore per tutto il territorio”.

Ha proseguito Giovannetti. “Ora la nostra priorità è il risanamento e la messa in sicurezza dell’ex area mineraria, la destinazione è un passaggio da fare in seguito, quello che è certo è che vogliamo un luogo di cui Valdicastello possa godere e beneficiare, anche in senso turistico”.

Come da scadenze indicate dal Pnrr, le lavorazioni in corso e la relativa rendicontazione dovranno essere ultimate entro la primavera 2026.