Decesso in pronto soccorso al Versilia, l’Asl: “Paziente assistito in maniera adeguata”

18 marzo 2025 | 17:28
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Decesso in pronto soccorso al Versilia, l’Asl: “Paziente assistito in maniera adeguata”

Per l’azienda sanitaria “sono state garantite le cure necessarie e ai familiari sono state fornite informazioni in maniera costante”

“In merito al caso relativo al decesso del signor Roberto Nardini – precisa l’azienda Usl Toscana Nord Ovest -, la direzione dell’ospedale Versilia e il personale dei reparti interessati comprendono il dolore dei familiari, ai quali vanno le più sentite condoglianze per la grave perdita del loro caro, uomo così impegnato a livello sociale e territoriale“.

“Dopo le verifiche del caso – sottolinea – è emerso che il paziente risulta essere stato assistito e curato in maniera adeguata. L’iter diagnostico si è svolto in maniera accurata, sono state garantite le cure necessarie e ai familiari sono state fornite informazioni in maniera costante”.

“L’accesso del signor Nardini al pronto soccorso dell’ospedale Versilia – spiega – è avvenuto in data 12 marzo poco prima delle 10, è stato presto preso in carico alle 11,07 dal medico di pronto soccorso con l’esecuzione di vari accertamenti laboratoristici e strumentali e a terapie adeguate, per essere poi ricoverato in medicina alle 18,16 del giorno successivo”.

Durante tutta la permanenza in pronto soccorso il paziente è stato assistito nelle postazioni assistenziali ad alta intensità di cura del pronto soccorso dove è costantemente presente personale medico ed infermieristico dedicato e dove ha ricevuto adeguate e tempestive terapie di sostegno. Parallelamente – prosegue -, gli operatori e i medici hanno confermato, è stato consentito ai parenti di restare vicino all’assistito, senza alcuna rigidità schematica, né vincoli temporali, compatibilmente a quanto consente un’area del pronto soccorso ad alta complessità operativa attiva 24 ore su 24“.

“In più occasioni, inoltre, i sanitari hanno parlato con i familiari del signor Nardini, spiegando la complessità del quadro clinico e l’impegno assistenziale necessario nell’area di alta intensità del pronto soccorso. Da evidenziare che la permanenza in un reparto di emergenza urgenza non è da considerarsi un’attesa passiva, ma semmai una fase assistenziale attiva che anticipa le cure e gli accertamenti da eseguire poi in altra area di alta specializzazione ospedaliera“.

“Da aggiungere, a margine di questo caso, che nei giorni di martedì 11 e mercoledì 12 marzo al pronto soccorso dell’ospedale Versilia si sono registrati 390 accessi-visita, rispettivamente 201 e 189, gestiti in maniera adeguata anche se in alcune situazioni con tempi più lunghi, per complessivi 43 ricoveri ospedalieri urgenti”, conclude la Usl Toscana Nord Ovest.