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Cronaca
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Prende i gioielli con la tecnica del “finto incidente”, rintracciata grazie all’auto a noleggio

14 aprile 2025 | 14:13
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Prende i gioielli con la tecnica del “finto incidente”, rintracciata grazie all’auto a noleggio

Una donna individuata in Campania dopo mesi di indagini, è ancora caccia ai complici

Era lo scorso 23 novembre quando, a una pattuglia della stazione Carabinieri di San Concordio, una signora raccontava di essere stata truffata. La donna, 57 anni, nella sua casa nella prima periferia di Lucca, aveva consegnato gioielli a una donna che l’aveva ingannata con la truffa del “finto incidente”.

Dopo lunghe indagini, a Melito di Napoli gli stessi carabinieri della stazione di San Concordio, in ottemperanza ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Lucca su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno arrestato per il reato di truffa aggravata in concorso una disoccupata 28enne, italiana, residente in quel comune e già nota. L’arrestata, dopo le formalità di legge, è stata accompagnata a casa, dove permarrà in regime di arresti domiciliari. Proseguono intanto le indagini volte ad identificare gli atri due complici.

Ai carabinieri infatti, la vittima aveva raccontato che, poco prima, aveva ricevuto sull’utenza telefonica fissa una chiamata da un sedicente “agente”, il quale la informava che il marito era in stato di fermo in quanto coinvolto in un incidente stradale. Approfittando dello stato di ansia e di timore cagionato nella donna, convinceva quest’ultima a dargli il proprio numero di telefono per farla contattare dall’avvocato che stava seguendo la situazione del coniuge. Dopo pochi minuti, la signora veniva contattata da un secondo complice che si presentava come il legale del marito, che la informava che da lì a poco sarebbe stata raggiunta da una sua incaricata, alla quale avrebbe dovuto consegnare soldi e gioielli necessari per pagare la “cauzione” necessaria per il rilascio dell’uomo. Dopo circa un quarto d’ora, a casa della vittima si presentava una donna di circa 30anni, che dopo essersi qualificata come la collaboratrice dell’avvocato, ritirava un considerevole quantitativo di gioielli.

I carabinieri avevano quindi avviato le indagini, riuscendo a raccogliere attraverso alcune testimonianze degli elementi utili all’individuazione della “presunta truffatrice”. In particolare veniva acquisita una minuziosa descrizione della donna e dell’auto che aveva utilizzato per recarsi a casa della vittima, una macchina presa a noleggio, che i Militari dell’Arma, due giorni dopo, riuscivano a localizzare nel comune di Bologna mentre era parcheggiata nella pubblica via. Grazie alla collaborazione del Carabinieri del luogo, che si appostavano nei pressi dell’autovettura, veniva identificata compiutamente la conducente, ossia una 28enne già nota per episodi simili, riconosciuta dalla vittima e da altri testimoni come la donna che si era presentata a ritirare i gioielli.