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Disagio giovanile, la criminologa: “Solo con adulti preparati e consapevoli possiamo creare generazioni solide”

20 aprile 2025 | 11:54
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Disagio giovanile, la criminologa: “Solo con adulti preparati e consapevoli possiamo creare generazioni solide”

La lucchese Irene Peluso: “L’educazione genitoriale dovrebbe essere un pilastro della società moderna per il benessere dei futuri adulti”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione della criminologa lucchese, Irene Peluso, sui recenti fatti di cronaca, che hanno portato all’accoltellamento di un 78enne in via del Battistero, per cui sono stati denunciati due 17enni e una 15enne.

Il tema è quello dell’importanza dell’educazione genitoriale: proteggere i giovani da disagi e insicurezze.

La genitorialità non è un diritto automatico, ma un dovere profondo che richiede consapevolezza, equilibrio e preparazione – dice la dottoressa Peluso – Ogni bambino ha il diritto di nascere e crescere in un contesto familiare sano, dove amore, sostegno e stabilità siano le fondamenta della sua formazione. La società, però, è troppo spesso testimone delle conseguenze di una genitorialità inadeguata o problematica: giovani fragili, disorientati e pieni di disagi che affrontano difficoltà nel costruire il proprio futuro. La figura genitoriale è uno degli elementi più influenti nello sviluppo psicologico di un bambino. Genitori incapaci, distratti o problematici generano inevitabilmente un impatto negativo sulle emozioni, sull’autostima e sulla capacità relazionale dei figli. Quando il nucleo familiare non è una roccia stabile, i giovani possono sentirsi abbandonati, non compresi o persino rifiutati. È da questa radice che nascono molte delle insicurezze e dei conflitti che li accompagneranno anche in età adulta“.

“Ma c’è una speranza, e sta nella prevenzione – prosegue – L’educazione genitoriale dovrebbe essere un pilastro della società moderna. Non per imporre regole, ma per fornire strumenti: per insegnare agli adulti l’importanza del dialogo, della comprensione e dell’empatia. Non si tratta di limitare il diritto di avere figli, ma di tutelare quello dei bambini di crescere con genitori sani ed equilibrati, che siano in grado di proteggerli e guidarli verso un futuro positivo. Ogni vita ha un valore inestimabile, e ogni bambino ha il diritto di svilupparsi in un ambiente sereno e amorevole. È un dovere morale e sociale che dobbiamo abbracciare collettivamente. Perché il benessere di un bambino non è solo un dono per lui, ma un investimento nel futuro della nostra società“.

“Il cambiamento inizia con la consapevolezza, e la consapevolezza si costruisce attraverso l’educazione – conclude – Non possiamo permettere che il passato problematico di alcuni genitori diventi l’ombra nel futuro dei loro figli. Solo con adulti preparati e consapevoli possiamo creare generazioni solide, capaci di affrontare il mondo con forza e serenità“.