L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella

28 marzo 2014 | 12:24
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L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella
L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella
L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella
L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella
L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella
L’orrore della Grande Guerra rivive nelle tele di Baratella

Orrore, dolore e angoscia sono queste le sensazioni che assalgono l’animo del pubblico che visita Compianto quattordicidiciotto – La Grande Guerra mostra personale di Paolo Baratella e ferma denuncia contro la guerra di ogni tempo e di ogni luogo. L’esposizione, che raccoglie un’accurata selezione di opere inedite e altre grandi tele storiche, sarà inaugurata domani (29 marzo) alle 18 nel Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino, ed è un vero e proprio appuntamento con la memoria a cento anni esatti dallo scoppio del primo conflitto mondiale. 

La Fondazione Banca del Monte di Lucca, che solitamente ospita artisti lucchesi, ha deciso di inaugurare le esposizioni artistiche previste per il 2014 celebrando proprio Paolo Baratella, noto in tutto il mondo come pittore di denuncia della violenza dell’uomo sull’uomo e che, come spiega il Presidente della Fondazione Bml Alberto Del Carlo: “è stato tra i protagonisti indiscussi di quella stagione artistica europea che, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, riuscirono a dare un volto alle tensioni utopiche e ai rivoltosi fermenti di quel tempo”.
La sua pittura spregiudicata e i video trasportano lo spettatore nel dramma che si consumò in quelle date e recitano il compianto per tutte le vittime di quel “macello umano” creato da un insensato e mostruoso conflitto tra popoli. Le vittime, quasi incalcolabili, non sono solo i caduti ma sono anche tutti quei soldati che, pur avendo fatto rientro a casa, sono rimasti sconvolti, traumatizzati dalla vita inumana della trincea e della guerra.
Come spiega l’artista stesso “La mia attenzione si è rivolta ai sopravvissuti feriti nella mente, ai soldati fanti che nelle trincee di tutta Europa patirono la condizione traumatica della staticità nelle trincee a fronte della dinamica tecnologica del bombardamento incessante delle opposte artiglierie sulle postazioni nemiche.”
Baratella si interessa artisticamente a questo periodo storico perché la crudeltà della guerra è protagonista nella sua storia familiare e nella sua vita. Nato a Bologna nel 1935 da genitori ferraresi, toccò con mano il disastro della Prima Guerra Mondiale avendo in famiglia lo zio Bruno, un reduce che, sopravvissuto alle granate nelle prime linee del fronte di combattimento, impazzì e morì colpito “dal trauma da esplosioni”.
Percorrendo le sale della mostra ritroviamo nelle tele, oltre alle esplosioni, i corpi dilaniati dei caduti, l’artiglieria pesante e il filo spinato, la figura del poco più che diciottenne zio Bruno: immagine angosciante di un fante che attende immobile l’arrivo delle bombe e forse della morte.
La mostra, a ingresso libero, resta aperta fino al 4 maggio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì, dalle 15,30 alle 19,30; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30
Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it; info@fondazionebmluccaeventi.it.

FOTO – La mostra sulla Grande Guerra