Nemo profeta in patria: il fotografo Massimo Vitali protagonista del secondo incontro a Palazzo Ducale

E’ il fotografo di fama internazionale Massimo Vitali il protagonista del secondo appuntamento della rassegna culturale promossa dalla Provincia Nemo Profeta in Patria – Artisti in esposizione/Artisti a disposizione, in programma per mercoledì (9 aprile), a partire dalle 10. Vitali incontrerà alcuni studenti delle scuole superiori di Lucca e i loro insegnanti a Palazzo Ducale – Sala Mario Tobino – e, nell’occasione, racconterà la sua esperienza professionale che parte dai set cinematografici e arriva alla fotografia, parlando della sua visione artistica del mondo. Come lui stesso ha spiegato, infatti, “le immagini devono avere una dimensione magica, in cui si incontrano a volte spunti sociologici e ludici e dove si elaborano strutture narrative. Sono soddisfatto quando la lettura delle mie foto è complessa o contradditoria. Il mio intervento è neutro, non faccio che registrare, attendo che le cose mi accadano davanti, perché le cose che succedono definiscono l’immagine. L’esperienza fotografica diventa una pratica aperta per un’esperienza del mondo”. Oltre all’incontro, la sala di Palazzo Ducale ospiterà una mostra delle opere dell’artista che sarà visitabile – a ingresso libero – fino al 27 aprile.
Nemo Profeta in Patria, rassegna dedicata agli artisti lucchesi che si sono trasferiti altrove o artisti che hanno scelto Lucca come patria elettiva vedrà protagonisti, il 30 aprile il pittore Agostino Cancogni, la cui mostra proseguirà fino al 18 maggio e, infine, il 21 maggio è lo scultore Emanuele Giannelli, le cui opere saranno esposte fino all’8 giugno. La partecipazione agli incontri è libera, così come l’ingresso alle mostre che saranno aperte tutti i giorni (tranne la domenica) con orario 9-19. Per informazioni: 0583-417783; cultura@provincia.lucca.it
La scheda
Massimo Vitali è nato a Como nel 1944, ma è toscano d’adozione (vive a Lucca). Ha studiato fotografia al London College of Printing: negli anni ’60 inizia la carriera di fotoreporter che, grazie anche all’incontro con Simon Guttmann, fondatore dell’agenzia Report, lo porta a lavorare per riviste e agenzie italiane ed europee. Negli anni ’80, pur senza abbandonare l’attività fotografica, gira film per la televisione e la pubblicità. Dal 1995 si dedica alla fotografia come ricerca artistica, iniziando la serie delle spiagge sviluppata quale strumento originale per ritrarre il mondo. Viene apprezzato internazionalmente per le sue gigantografie di spiagge, discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. Le sue foto sono presenti in numerose collezioni private, oltre che, ad esempio, al Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, al Centro Arte Prato (Collezione Permanente), al museo Guggenheim a New York, al Museum of Contemporary Art a Denver, al Fond National Art Contemporaine, al Centre Pompidou – Musée National d’Art Moderne e alla Fondation Cartier a Parigi, e in diversi altri musei in Europa e negli Stati Uniti.