Allo Scompiglio inaugura un percorso itinerante tra le arti visive

10 aprile 2014 | 11:02
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Allo Scompiglio inaugura un percorso itinerante tra le arti visive

Un appuntamento dedicato alle arti visive nella Tenuta dello Scompiglio di Vorno sabato 12 e domenica 13 aprile, dalle 11 alle 19, dove l’omonima Associazione Culturale diretta da Cecilia Bertoni inaugura In Relazione: un percorso itinerante e interdisciplinare, negli spazi esterni e interni della Tenuta, incentrato sulle dinamiche interpersonali, che porta a conoscere luoghi e panoramiche inusuali con installazioni intime, luoghi di riflessione, relazioni sociali inedite e una mostra fotografica. Da una parte si presenta Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con suoni e rumori di Carl G. Beukman, che conclude il progetto work in progress Solitudine da Camera, un lungo percorso di scambi, di confronto e di concretizzazione formale, iniziato nel 2011 con Camera #1 e continuato nel 2012 con Camera #2, in cui due donne si interrogano sulle loro identità; dall’altra Caterina Pecchioli presenta la rassegna Sedeo Ergo Sum, che propone l’oggetto sedia come punto di partenza per riflettere sulle dinamiche relazionali; infine, l’installazione permanente In sosta, di Marquespenteado, in cui l’artista brasiliano crea uno spazio di condivisione in cui si mette in discussione l’autorialità dell’opera.

Programma 12 e 13 aprile dalle 11. Solitudine da Camera: installazioni di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman. Un lungo percorso di scambi, di confronto e di concretizzazione formale, iniziato nel 2011 nella stanza delle vasche con Camera #1 e continuato nel 2012 fra le colonne con Camera #2, si conclude in un piccolo metato immerso nella natura della Tenuta con Camera #3.
Camera#3. Un piccolo metato monolocale, immerso nella natura della Tenuta, diventa una stanza da letto in cui il visitatore è invitato ad immergersi in una prigionia allegorica per allontanarsi dal quotidiano e addentrarsi in un universo pieno di rimandi, di evocazioni, di ricordi, di paure e di sogni di due donne racchiuse nella propria solitudine. Ognuna interpreta questa solitudine in funzione del proprio carattere e del proprio vissuto, dando vita a una prigione intesa non come elemento di controllo o di punizione, bensì come la concretizzazione di un angolo dove rifugiarsi del passato, accettare il presente e anelare il futuro. Una proliferazione di elementi in Cecilia Bertoni e la frammentazione del proprio corpo in Claire Guerrier diventano catarsi intime quanto esplicite delle proprie ossessioni, delle proprie paure, dei propri ricordi e dei propri aneliti.
Camera #1 (2011), nella stanza delle vasche: 2 donne-2 solitudini, intrecciano memorie del passato, aneliti del futuro, in frammenti che divengono gli arredi di una piccola stanza. Con suoni e rumori Carl G. Beukman crea nello spazio un’ulteriore dimensione.
Camera #2 (2012), nella vigna delle colonne. In Camera #2 l’ospite potrà entrare e vivere in una stanza imbastita frammentariamente dai segni e dalle tracce di due donne con le loro voci d’intimità e solitudine. La curiosità del visitatore diventa lo strumento decisivo per svelare e scoprire quello che si cela negli strati della stanza e partecipare al contrasto tra le due identità e il loro modo di relazionarsi. I suoni e rumori di Carl G. Beukman, che utilizza le voci delle artiste, creano un contrasto netto con i suoni circostanti, lasciando al visitatore stesso la facoltà di accenderle o spegnerle. Le tre installazioni sono visitabili dal 14 aprile su prenotazione.