Jazz e classica allo Scompiglio: Paolo Fresu incontro il quartetto d’archi Alborada

30 aprile 2014 | 16:45
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Jazz e classica allo Scompiglio: Paolo Fresu incontro il quartetto d’archi Alborada

Sabato (3 maggio) alle 21 nello Spe – Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno Paolo Fresu incontra il quartetto d’archi Alborada in Scores! un concerto, a metà fra classica e jazz, che testimonia l’ecletticità del trombettista di Berchidda, sempre pronto a misurare la sua ormai riconosciuta freschezza e naturalezza artistica con un mondo “classico” che lo attira a tal punto da rendere ormai sistematiche produzioni discografiche ad esso collegate.  Paolo Fresu, tromba e flicorno; Alborada String Quartet: Anton Berovski, violino, Sonia Peana, violino, Nicola Ciricugno, viola, Piero Salvatori, violoncello.

L’appuntamento si inserisce nel progetto Mozart, così fan tutti che l’Associazione Culturale Dello Scompiglio diretta da Cecilia Bertoni dedica al grande musicista e compositore salisburghese con appuntamenti in cartellone sino a dicembre nello Spe e in luoghi diversi della città di Lucca. Direzione artistica di Antonio Caggiano. Un concerto-evento in cui la maestria degli artisti nella pratica dell’improvvisazione musicale, unita alla capacità di trarre ispirazione da materiali sonori di epoche e stili diversi, diviene il trait-d’union capace di collegare il grande nome di Mozart (citato in programma con il Quartetto n.19 in Do maggiore K 465 – Le Dissonanze) con quello di compositori della tradizione classica quali Händel, Monteverdi e Satie, e di condurre il pubblico in un viaggio alla scoperta di nuove avventure sonore. Il cammino musicale presentato in Scores! si snoda infatti attraverso trascrizioni di musica tradizionale – alcune particolarissime, come quelle del Miserere e del Credo rivisitate originalmente in collaborazione con il coro polifonico sardo Su Concordu ‘e su Rosariu di Santulussurgiu – sino a composizioni originali di Paolo Fresu e di altri componenti del gruppo, per arrivare infine ad autori contemporanei come Pärt, Jenkins o Uri Caine. Il risultato è un’eccitante verifica del mondo musicale più nobile, visto attraverso le lenti moderne dei più vivi percorsi sonori contemporanei e le estreme libertà che la musica jazz porta da sempre con sé.
Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, il trombettista Paolo Fresu, si legge nel suo sito ufficiale, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso, Bruno Tommaso, Tiziana Ghiglioni, Enrico Rava, Antonello Salis, Enrico Pieranunzi, Giorgio Gaslini, Gianluigi Trovesi e molti altri. Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui quasi un centinaio a proprio nome o in leadership ed altri con collaborazioni internazionali spesso lavorando con progetti ‘misti’ come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica contemporanea, Musica Leggera, Musica antica, collaborando tra gli altri con Michael Nyman, Evan Parker, Farafina, Ornella Vanoni, Alice, Trilok Gurtu, Günther Schüller, Negramaro, Stadio e altri.  
Nato nel 1996, il Quartetto d’archi Alborada ha un repertorio che privilegia la musica barocca e la musica del Novecento con particolare attenzione agli autori minimalisti e uno spazio per le composizioni originali per l’ensemble. Fin dall’inizio l’attività del quartetto si è sviluppata in due direzioni distinte ma correlate: da un lato l’attività quartettistica alimentata dalla ricerca e dallo studio in funzione di un continuo arricchimento del repertorio, dall’altro le collaborazioni a progetti attivi nel panorama della musica Jazz contemporanea. Attualmente il quartetto collabora con Paolo Fresu, Stefano Battaglia, Dhafer Youssef.