Al S. Girolamo “Il crollo di casa Usher” di Poe

2 maggio 2014 | 13:11
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Al S. Girolamo “Il crollo di casa Usher” di Poe
Al S. Girolamo “Il crollo di casa Usher” di Poe
Al S. Girolamo “Il crollo di casa Usher” di Poe

Più che una trama da inscenare un trauma da indagare. Così il regista Emanuele Gamba definisce Il crollo di casa Usher del compositore lucchese Federico Favali tratto dal racconto di Edgar Allan Poe che andrà in scena in prima assoluta domenica (4 maggio) alle 18 al Teatro San Girolamo nell’ambito della rassegna multidisciplinare Camera con vista. Del cult horror resta il topos della casa come ambiente sinistro e conturbante, ma Favali, che ha firmato anche il libretto, ha deciso di tessere la trama raccontandola con un flashback – giocando dunque con il tempo lineare – e focalizzando l’attenzione su alcuni aspetti essenziali come il rapporto degli uomini con la proprietà e con le persone care scomparse, secondo l’autore temi estremamente attuali. La musica, scritta per ensemble da camera, con un quartetto ‘anomalo’ di violino, viola, violoncello e contrabbasso, flauto, clarinetto, sax tenore, trombone e percussioni e tre cantanti, rimanda echi di altre composizioni dedicate a Casa Usher. Tra le particolarità dello spettacolo, gli strumentisti, diretti dal maestro Giuseppe Bruno, posizionati sul palco, quasi a integrare la scena. Dopo il grande successo di pubblico e di critica di Winter, andato in scena lo scorso 30 marzo per la regia del lituano Oskaras Koršunovas,  la rassegna Camera con vista prosegue dunque con un altro titolo di teatro musicale intrigante.

“La nostra volontà è dare un’identità forte allo spazio del San Girolamo, che è diventato parte integrante della Chiesa – afferma il direttore Aldo Tarabella – . Anche questa immagine rinnovata contribuisce a caratterizzare l’edizione zero di questa rassegna di teatro multidisciplinare nel quale prosa e musica intendono convivere. L’ottima risposta del pubblico alle nostre proposte dimostra che stiamo intrigando e stimolando le persone”. Carta vincente del Giglio, il connubio spettacolo e formazione. “Grazie a Giglio Lab – prosegue Tarabella –, che propone sempre nuovi corsi, entriamo in contatto con giovani artisti, che poi collaborano con noi. Nonostante i budget ridotti all’osso grazie al pubblico lucchese e alle nuove leve di attori riusciamo a proporre al pubblico spettacoli di grande qualità”. E Il crollo di casa Usher, che si avvale della collaborazione di nomi prestigiosi, fa indubbiamente parte di questi. Federico Favali, lucchese di origine, si è formato nella sua città studiando all’Istituto Boccherini pianoforte e composizione, e attualmente si trova a Londra – al prestigioso King’s College – per completare un master in composizione. Direzione d’orchestra e regia sono affidate a due artisti molto interessanti: Giuseppe Bruno, pianista, compositore e direttore d’orchestra di livello internazionale, specialista della musica da camera contemporanea, ed Emanuele Gamba, attore e regista di formazione classica, collaboratore di Daniele Abbado, nel 2012 autore della regia del rock-musical di Frank Wedekind Spring Awakening, che sta spopolando nei più importanti teatri nazionali. Nel cast, tre artisti impegnati sul doppio binario dell’attorialità e del canto lirico: il soprano Maria Elena Lorenzini nel ruolo di Lady Madeline, Ricardo Crampton, baritono, quale Philip, e il basso John Paul Huckle come Roderich. L’ensamble è realizzato in collaborazione con l’Istituto Musicale Boccherini. “Sono fiero di essere un tassello di questa importante tradizione – afferma Federico Favali -. Ho scelto l’opera di Poe perché permette di lavorare con temi contemporanei in grado di far riflettere lo spettatore. Questo libretto è stato organizzato in modo inconsueto ma lontano da sperimentalismi fine a se stessi”. “La possibilità di percorrere strade poco battute è un sogno per chi fa il mio mestiere – spiega Emanuele Gamba -. Lavorare con Federico è fantastico perché per un regista è un’occasione unica avere a fianco l’autore al quale chiedere conferme. Lorenzini, Crampton e Huckle sono poi gli interpreti giusti per questo tipo di rappresentazione multidisciplinare, perché oltre ad essere cantanti sono attori, requisito essenziale per mettere in scena Poe che obbliga allo scandaglio psichico. Ringrazio anche Bruno, un direttore d’orchestra sapiente e disponibile”.