E’ uscito il nuovo numero di Luk, periodico della Fondazione Ragghianti

Il nuovo numero di Luk, resoconto delle iniziative della Fondazione Ragghianti ma anche finestra aperta sugli studi che promuove o che nei suoi archivi e nella biblioteca si conducono, si presenta particolarmente denso di contenuti, buona parte dei quali dedicati a tematiche della cultura artistica lucchese. Ampio spazio è dedicato a suggestioni legate alla mostra realizzata nel 2013, La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950 (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile-6 ottobre 2013). La rivista si apre infatti con un resoconto fotografico dell’esposizione, mentre nella sezione Inventario Maria Teresa Giovannini, giovane appassionata studiosa di Giò Ponti, traccia una interessante sintesi del rapporto di collaborazione tra Ponti, allora giovane architetto appassionato di arti decorative, e l’imprenditore Augusto Richard, direttore tecnico della Richard-Ginori. Sulle problematiche delle arti applicate nella prima metà del XX secolo torna anche Matteo Fochessati, conservatore della Wolfsoniana di Genova, che approfondisce il tema del convito come motivo ricorrente e consueto della tradizione figurativa italiana di quel momento con particolare attenzione al famoso tavolo L’Autarca, recentemente entrato nelle collezioni della Wolsoniana.
Nel maggio 2013 la Fondazione Ragghianti ha collaborato all’organizzazione e ospitato nella propria sede il convegno Scultura fuori chiesa: facciate, portali e prospetti promosso dai tre atenei toscani Firenze, Pisa e Siena, che ha visto la partecipazione di alcuni dei più insigni medievalisti provenienti dalle più importanti università italiane. Fulvio Cervini, professore di Storia dell’Arte medievale all’Università di Firenze e direttore della Scuola di Specializzazione offre qui compendio dei temi trattati nel corso del seminario sottolineando in particolare i riferimenti alla scultura lucchese.
Per la rubrica Le arti a Lucca, trascorso nel 2012 il bicentenario della morte del pittore lucchese Bernardino Nocchi, Alessandra Nannini ne traccia un profilo approfondito e aggiornato e Giacomo Saltini ne evidenzia l’alto valore per la cultura artistica settecentesca non solo locale, seguendone le fortune artistiche e critiche soprattutto in ambito romano, con un particola sguardo all’allievo Stefano Tofanelli.
La rivista rivolge anche uno sguardo sulle iniziative culturali in atto a Lucca pubblicando i testi di due conferenze tenute nel corso del 2013 presso il Museo nazionale di Villa Guinigi, l’una un intervento di Silvestra Bietoletti che disegna un ritratto dello scultore viareggino Inaco Biancalana prendendo le mosse dall’esposizione “L’antica Roma di Inaco Biancalana” che si è tenuta appunto nel Museo e l’altra di Patrizia Giusti Maccari che ricostruisce un inedito nucleo di dipinti di Gaspare Mannucci, artista fiorentino attivo in lucchesia nella prima metà del ‘600, dei quali viene identificata la provenienza dalla chiesa di San Francesco.
Antonella Capitanio illustra poi un’originale esposizione Il cibo nell’arte – l’arte del cibo, riflessione visiva sul cibo nelle sue varie declinazioni, tenutasi lo scorso settembre a Lucca nel contesto di InFiera.
Mirella Branca, per la rubrica Studi Ragghiantiani, propone una lettura del Paesaggio di Grizzana di Giorgio Morandi, opera che l’artista dedicò a Carlo Lodovico Ragghianti proponendone una particolare collocazione nell’ambito dell’ordinamento della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, cui l’opera oggi appartiene.
Particolarmente ricca e variata è poi la sezione Tesi e ricerche, nella quale Maria Elena Boggiano esamina brevemente la fortuna critica del Maestro di Barga, interprete originale della pittura lucchese tra Gotico e Rinascimento mentre Gigetta Dalli Regoli presenta una panoramica sul tema e le varie declinazioni dello “spinario” opera-simbolo che dall’antichità ellenistica e romana ha attraversato i secoli giungendo fino all’epoca moderna e contemporanea.
Stefano Martinelli espone le vicissitudini collezionistiche del Libro di preghiere Arnolfini-Cenami che, entrato di recente nella collezione dell’Università di Princeton, permette di gettare nuova luce sulla committenza lucchese nelle Fiandre nella seconda metà del XV secolo.
Segue, di Federica Tuccoli, una disamina sul video musicale quale forma espressiva in rapporto con le arti visive e un saggio di Davide Turrini sul design litico e sul fondamentale ruolo di Pier Carlo Santini (primo direttore della Fondazione Ragghianti) quale critico militante e promotore che lo vide nel 1993 presentare il primo corso di specializzazione in Marmodesign presso l’Accademia di Belle arti di Carrara. Infine, Paolo Bolpagni recupera e presenta la figura di Enrico Glicenstein, scultore polacco di origini ebraiche attivo anche in Italia alla fine dell’’800, protagonista di una recente riscoperta negli Stati Uniti dove si trasferì e morì negli anni ’40.
La rivista può essere acquistata al costo di 16 euro alla Fondazione Ragghianti o ordinata senza spese di spedizione sul sito della Fondazione.