A Prato l’inferno di Dante secondo Mauro Moriconi

L’inferno di Dante secondo l’artista lucchese Mauro Moriconi. Inaugurerà sabato 20 giugno alle 18,30 e resterà aperta fino al 20 agosto prossimo al Die Mauer in via Firenzuola a Prato la mostra, a ingresso libero, che rappresenta un altro tassello del percorso professionale del fotografo e incisore 34enne. Un appuntamento importante, dunque, quello dell’evento curato da Piergiorgio Fornello in cui ancora una volta si potrà analizzare la cifra stilistica di Moriconi che ruota attorno ai contrasti, caratterizzati soprattutto dall’incontro/scontro tra bene e male, passato e presente, tradizione e innovazione. Le figure umane, spesso trasfigurate attraverso la reminiscenza artistica e collocate in contesti in cui la natura è stata manipolata o “corrotta”, sollevano sempre la questione della funzione dell’uomo nel mondo, della sua forza creativa, ma anche del suo potere distruttivo. I contrasti sono pertanto provocazione e fungono da stimolo per un costante interrogarsi sulla nostra realtà futura. Come sarà il mondo futuro? Così usa la fotografia digitale, arricchita da preziose incisioni che esaltano le luci e le ombre di ogni elemento visivo, al fine di ri-creare possibili scenari di un domani non precisato e surreale, immaginato attraverso uno sguardo visionario che filtra paure comuni, ansie e incertezze condivise. Nonostante il messaggio di critica in filigrana alle sue opere, le sue immagini trasmettono un senso di equilibrio e bellezza. Tuttavia, il fantasma di grandi e imminenti cambiamenti aleggia sulle sue foto e scatena la fantasia dell’osservatore, sfidandolo a un coinvolgimento in questo sforzo di profezia e voyance. E nell’Inferno di Dante questi contrasti sono destinati ad emergere in tutta la loro forza ed efficacia.