Trasferita al Must di Palazzo Guinigi la prestigiosa collezione ornitologica Rontani

E’ in via di ultimazione proprio in questi giorni il trasferimento della prestigiosa collezione ornitologica Rontani dai locali del Foro Boario, dove fino ad oggi era depositata, all’interno del Must, Museo della città di Lucca ospitato nei prestigiosi saloni di Palazzo Guinigi. La storica collezione è costituita da varie specie ornitologiche residenti sul territorio della lucchesia e rappresenta una collezione di indiscusso valore didattico- divulgativo. Al trasferimento l’amministrazione pensava già da mesi ed il trasloco dei primi componenti della collezione ad opera della Ditta Ricci Giuseppe di Lucca era già avvenuta. In questi giorni il completamento.
“Può sembrare un’operazione intempistica ma questa bella e prestigiosa collezione andrà ad arricchire la realtà museale di Must che presenta già interessanti sezioni di valore” è il commento dell’assessore alla cultura del comune di Lucca Alda Fratello. “Inoltre in questo modo la collezione è stata tolta dal deposito del Foro Boario in cui giaceva e portata alla luce inserita in una cornice opportuna a disposizione dei visitatori del museo e delle scuole”. Il Must (acronimo che sta per Memoria Urbana Storia e Territorio) insediato nel 2011 all’interno dei saloni disposti sui tre piani di Palazzo Guinigi, concepito come spazio narrativo che illustra le principali caratteristiche del contesto urbano e territoriale, nonché le sue trasformazioni nel tempo, nasce con l’intento di offrire al pubblico immagini e testimonianze della storia di Lucca attraverso un percorso che inizia dall’età più antica sino alle soglie del XXI secolo. Al suo interno il Must, oltre alla nuova collezione Rontani, presenta altre sezioni di valore permanenti e ospita periodicamente mostre temporanee. I reperti e gli oggetti che vi sono esposti sono contestualizzati in ambienti virtuali e attraverso simulazioni tridimensionali, concepiti e realizzati per documentare con chiarezza e leggere l’evoluzione e l’avvicendamento dei principali avvenimenti della storia della comunità lucchese e quindi interpretare le trasformazioni significative che nel corso dei secoli hanno caratterizzato non solo il centro storico ma tutto il territorio lucchese anche con finalità didattiche. “L’intenzione è quella nel tempo di arricchire ulteriormente il museo con percorsi più ampi e altre sezioni – informa Alda Fratello – già pronto il progetto di inserire una sezione di archeologia industriale alla quale ha lavorato un ottimo team di esperti. Negli anni passati la Regione ha dato forte sostegno al museo. Adesso il progetto c’è ma dovrà essere arricchito e ampliato sezione per sezione”. Riguardo poi alla scelta di mantenere il museo aperto soltanto nel weekend nel periodo invernale, l’assessore spiega che la scelta è stata fatta in un’ottica di razionalizzazione delle risorse in un periodo dell’anno in cui anche l’affluenza di turisti in città è molto minore rispetto al periodo estivo.
Lucia Franceschini