A Gatti e Sironi il premio Arrigo Benedetti 2014
24 giugno 2014 | 12:02

Quarta edizione per il premio Arrigo Benedetti, dedicato alla memoria di uno dei maggiori giornalisti che si siano affacciati sulla scena italiana: a vincere sono stati Fabrizio Gatti, 48 anni, inviato dell’Espresso e Francesca Sironi, 27 anni, autrice di numerose inchieste per carta e web. La consegna delle targhe avverrà venerdì 4 luglio, alle 16, in seno alla cornice del teatro dei Differenti di Barga: i premi verranno dati dal sindaco di Barga e da Arrigo Benedetti junior.
I nomi dei primi classificati sono stati resi noti stamani, da parte del curatore della manifestazione Andrea Giannasi, affiancato dal sindaco di Barga Marco Bonini e dal presidente della Provincia Stefano Baccelli. Oltre alla premiazione in sé, emergono anche significative novità: sono in cantiere la formazione di un corso di giornalismo collegato con L’Espresso e un programma di stretta collaborazione con il centro europeo di studi intitolato alla memoria del compianto giornalista.
“Benedetti è stato un rivoluzionario – spiega Giannasi – uno che ha introdotto percorsi di semiotica all’epoca sconosciuti: parlo dei primi anni ’70, quando sull’Espresso comparivano foto grandi, che catturavano l’attenzione, e le pagine erano enormi, per indurre volutamente il lettore a sviluppare il senso dell’osservazione. Stiamo parlando di uno dei padri del giornalismo d’inchiesta e sono lieto del fatto che questo premio venga assegnato, per merito, tanto al giornalista affermato quanto al giovane rampante. Collaborare con il centro europeo di studi di Lucca intitolato alla memoria di Benedetti? Senz’altro: ho parlato personalmente con Alberto Marchi, che ne è il referente, e l’idea è quella di creare un canale di sinergie molto strette tra noi e loro”.
Barga deve molto a Benedetti: la sua famiglia ha donato 1200 volumi alla biblioteca comunale: “Ma non gli abbiamo intitolato un premio solo per questo – giura Bonini – e, anzi, vogliamo raddoppiare gli sforzi. L’idea è quella di creare un corso di giornalismo, meglio ancora una scuola, collegata direttamente all’Espresso: dal prossimo anno tutto questo dovrebbe essere tangibile. In questo modo, accanto al giusto momento della cerimonia di mezza giornata, affianchiamo un percorso importante per i giovani che vogliono affacciarsi a questa affascinante professione”.
A Barga, per altro, le iniziative che muovono in direzione letteraria non mancano: dopo avere accolto Beppe Severgnini nelle scorse settimane, ecco che il 18 luglio arriverà Pino Scaccia, nell’ambito del concorso Tra le righe. “Villa Gherardi, ristrutturata anche grazie all’aiuto dell’amministrazione provinciale, diventa adesso un vero crocevia culturale per noi”, prosegue Bonini.
Fabrizio Gatti ha portato in Italia lo stile giornalistico di Gunter Wallraff: tra le sue molte inchieste, grande rilievo hanno avuto quelle sulle condizioni di vita nei centri di permanenza temporanea di Lampedusa e sugli sfruttati nei campi della Puglia, dal titolo Io schiavo di Puglia, che gli sono valse il premio Giuseppe Fava. Francesca Sironi ha vinto il premio Guido Carletti nel 2013 (insieme a Michele Sasso) con il servizio Scandalo profughi ed è autrice della famosa inchiesta “La bellezza ci può salvare”.
“A Barga un’amminsitrazione intelligente ha congegnato un vero e proprio progetto culturale di ampio respiro – chiude Baccelli – ed è bello che il premio sia dedicato alla memoria di un grande giornalista, capace come pochi nella difficile arte dell’inchiesta e laico nell’approccio. Ricordo sempre con piacere quando, nel 2009, Eugenio Scalfari venne a Palazzo Ducale per tenere una lectio magistralis su Benedetti”.
Anche in questa edizione saranno previsti premi per i ragazzi delle scuole superiori che si sono cimentati nella scrittura di pezzi, seguendo le orme del grande giornalista.