Camere d’artista, il design italiano in mostra a Villa Bertelli

9 luglio 2014 | 18:55
Share0
Camere d’artista, il design italiano in mostra a Villa Bertelli

Camere d’artista – Il design italiano 1930-1960 è il titolo della mostra che s’inaugura il 24 luglio nella sede di Villa Bertelli a Forte dei Marmi: l’idea è ripercorrere attraverso ambienti definiti con arredi e oggetti d’arte 30 anni della storia della decorazione d’interni e del design italiano che ebbe il suo massimo sviluppo dal secondo dopoguerra e per almeno un paio di decenni segnò la supremazia assoluta del nostro paese in campo internazionale.

Protagonisti dell’esposizione designer e architetti più noti, tra cui Gio Ponti, Ico Parisi, Osvaldo Borsani, Guglielmo Ulrich e le prestigiose aziende italiane che iniziarono la produzione industriale negli stessi anni come Fontana Arte, Cassina, Tecno con prodotti ancora oggi icone indiscusse dell’arredamento del ventesimo secolo. Per definire questo percorso sono state selezionate da importanti collezioni private numerosi oggetti di arredo (poltrone, tavoli , armadi, sedie mobili bar, toilette) per comporre interi interni originali disposti in virtuali camere dedicate ai vari designer. La mostra presenta pezzi ed oggetti unici e di particolare interesse nel mondo del collezionismo e dell’arredamento internazionale. La mostra si svilupperà attraverso un percorso in un numero definito di camere/spazi abitativi che ripercorrono 30 anni di storia del design e del gusto italiano. Ogni camera sarà caratterizzata da una precisa epoca e sarà arredata da oggetti di un determinato architetto: una camera d’albergo di Gio Ponti del 1964, una sala da pranzo di Ico Parisi del 1952, una camera da letto padronale di Maurizio Tempestini del 1939. Ed ancora un soggiorno di Osvaldo Borsani con opere di Lucio Fontana del 1953, una sala d’aspetto di Paolo Buffa o uno studio sempre di Gio Ponti ma della seconda metà del ’40. Tra i pezzi unici di particolare valenza storica un vetro “concetto spaziale” di Lucio Fontana per Borsani dipinto nel 1953; un raro lampadario di Max Ingrand per Fontana Arte del 1940, un tavolo da pranzo di Ico Parisi del 1952; una scrivania di Gio Ponti del 1950.