Puccini e la sua Lucca, continua lo scontro sui concerti in contemporanea

17 luglio 2014 | 12:48
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Puccini e la sua Lucca, continua lo scontro sui concerti in contemporanea

Andrea Colombini, presidente e direttore artistico del Puccini e la sua Lucca Festival proprio non ci sta e definisce del tutto inaccettabile e fuori luogo l’iniziativa presa dalla Fondazione Puccini di Lucca che – l’ufficialità giungerà domani nel corso di una conferenza stampa – ha deciso di porre le tre serate delle cartoline pucciniane in concomitanza con i concerti del decennale festival da lui condotto. Le serate, che ricalcano interamente il format previsto dal Puccini e la sua Lucca Festival (solisti accompagnati da pianoforte) si svolgeranno i giorni 24 luglio, 28 agosto e 11 settembre, in piazza Cittadella, nel medesimo orario (18/18,30) in cui hanno luogo, come di consueto da una decade a questa parte, i concerti del Festival presieduto da Colombini, nella chiesa di San Giovanni.

“A nulla sono valse le nostre più sentite rimostranze – tuona Colombini – e questo ci ha lasciati quantomeno allibiti. Ci siamo recati a parlare di persona con il sindaco e con il capo di gabinetto, ma non c’è stato verso di dar luogo ad un semplice slittamento di orario dei concerti della Fondazione Puccini, dettato dal buonsenso prima ancora che dalla necessità elementare di non sovrapporre iniziative culturali, per altro identiche, nella stessa città. Non voglio che mi si fraintenda: come presidente e direttore di un Festival che quest’anno ha registrato un ulteriore aumento vertiginoso di pubblico, rispetto ai dati già incredibili della stagione scorsa, non posso essere spaventato dalla concorrenza. Sono ben conscio del nostro ruolo chiave, da dieci anni a questa parte, nell’ottica di una promozione ineguagliabile del binomio Giacomo Puccini – Lucca. Noi auspichiamo che la cultura si diffonda ed accogliamo con calore ed interesse le altre iniziative meritevoli, per quanto tardive, in tema pucciniano. Per cui, per il bene di Lucca, ben vengano non tre, ma trecento serate dedicate al maestro: noi siamo intelligenti, aperti, propositivi e forti del nostro successo. Ma il rispetto reciproco è un’altra cosa: non è nemmeno lontanamente ponderabile che, in una città come Lucca, invece di incentivare la fruizione culturale, si agisca a danno di un festival, il Puccini e la sua Lucca, che tanto ha fatto e continua a fare, come ricordato dal sindaco Tambellini in occasione della festa per il nostro decennale, per la città. E’ ancora più inverecondo il fatto che una simile trovata partorisca un danno innegabile per Lucca, con cittadini e turisti costretti a scegliere l’una o l’altra iniziativa, proprio quando c’è tanto bisogno di lavorare ancora per promuovere Puccini e la terra che gli ha dato i natali. I diritti del privato, come troppo spesso accade, vengono solennemente calpestati, ma l’aspetto peggiore di tutta la vicenda è che si utilizzano soldi pubblici: le tre serate organizzate dalla Fondazione Puccini in orario concomitante ai nostri concerti, sono a pagamento, anche se essendo l’esibizione in una piazza molte persone possono fermarsi a sentire gratis. La responsabilità di questo spreco di denaro pubblico e della dilapidazione dell’offerta culturale? Provate a chiedere alla direttrice della Fondazione Gabriella Ravenni: noi abbiamo tentato di instaurarci un dialogo proficuo, ma lei si è sempre rifiutata a priori. Un ostracismo che, considerata la sua carica ormai quindicennale, è se possibile ancora più grave: come mai la direttrice della Fondazione intitolata a Giacomo Puccini non vuole interagire con il primo Festival Pucciniano a Lucca per numero di presenze e di concerti? Continuiamo ad acclarare questo genere di situazioni, magari nell’illusione che l’interessata risponda pubblicamente, domani, nel corso della conferenza stampa di presentazione. Come mai il Comune di Lucca e Manrico Ferrucci non sono riusciti a spostare di un’ora i concerti? Perché non è venuto in mente al direttore artistico del Teatro del Giglio, Aldo Tarabella, da sempre così attento ad una fruizione culturale garantita da diversi fronti? A proposito: qualcuno dovrebbe pur rammentare una singolare circostanza, e cioè il fatto che la figura del direttore artistico non è nemmeno contemplata nello statuto del teatro. Eppure c’è, collabora attivamente nel sovrapporre eventi e ci costa un patrimonio in termini di soldi pubblici.
Dal canto nostro ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per il sostegno sempre costante garantito alle iniziative del Puccini e la sua Lucca, ma vorremmo al contempo che prendesse una posizione netta sulla vicenda, anche perché il suo impegno così viene intaccato. In definitiva abbiamo avuto modo di verificare con certezza l’esistenza di una precisa volontà di ostacolarci: non sarà possibile, perché alle parole ed ai giochini siamo soliti rispondere con i fatti. Faremo valere i nostri diritti in tutte le sedi più opportune e, ultimo ma non meno importante, se queste sono le premesse non collaboreremo più con nessuno, di qui in avanti”.