Coproduzioni e grandi firme, il Giglio lancia la stagione

Collaborazioni con importanti teatri italiani ed internazionali, prime nazionali e prezzi agibili: questa la ricetta lanciata dal Teatro del Giglio di Lucca, che ha presentato nel pomeriggio di oggi (6 agosto) la stagione lirica e di prosa 2014/15. L’evento ha rappresentato il primo atto di una nuova era per il teatro, quella del nuovo amministratore unico, Stefano Ragghianti, nominato soltanto ieri dal sindaco Alessandro Tambellini.
La stagione, si diceva: nell’immaginario del direttore artistico Aldo Tarabella dovrà essere “senza confini”, presentando undici appuntamenti (quattro per la lirica e sette per la prosa, per un totale di ventinove recite) all’insegna della qualità e della vocazione internazionale. Tarabella riprende spesso il concetto di teatro Pucciniano, capace di aprirsi al mondo, anche se per questo – ammette – servono ancora tempo e risorse.
Una stagione che riesce a svolgersi grazie al contributo esiziale proveniente dalle casse del Comune di Lucca, cui si aggiungono i proventi derivanti dal sostegno del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Toscana, oltre ai fondi messi a disposizione dalle Fondazioni Bml, Crl e Toscana Spettacolo, in aggiunta a Gesam Gas.
Ad aprire le danze è il direttore generale Manrico Ferrucci: “Mi fa piacere evidenziare il grande lavoro di squadra che ha portato a sinergie eccellenti, come quelle col teatro Pavarotti di Modena ed il prestigioso teatro comunale di Modena”, dice, seguito a ruota dal sindaco Alessandro Tambellini: “Puntiamo forte sulla qualità ed il mese pucciniano avrà una rilevanza cruciale”.
Per quanto concerne il campo delle scelte artistiche il soggetto maggiormente deputato a rispondere, però, non può che essere Aldo Tarabella, cui viene fatto notare che gli appuntamenti con la prosa sono meno di quelli dell’anno scorso, oltre alla circostanza che è stato tagliato fuori il balletto. “Abbiamo fatto scelte anche dolorose – dice – per riuscire a mantenere alta l’asticella dell’offerta culturale in un momento di grande difficoltà economica. Abbiamo meno appuntamenti, ma tutti di alto livello: a novembre è in programma La Rondine, diretta da Massimiliano Stefanelli, alla guida di orchestra e coro della Toscana, per la regia di Gino Zampieri. Questa produzione si baserà su un cast altamente selezionato, composto da artisti molto giovani, ma già riconosciuti a livello internazionale e, soprattutto, italiani. A questo si aggiunga la messa in scena del Barbiere di Siviglia e del Don Giovanni e l’unione del miglior novecento lirico con due perle assolute come La voix humaine di Francis Poulenc e The Telephone, di Giancarlo Menotti”.
Il cartellone della stagione di prosa si aprirà nel ricordo di Eduardo De Filippo, con Sogno di una notte di mezza sbornia e proseguirà con la nuova produzione del Teatro del Carretto: Le mille e una notte. A dicembre arriverà a Lucca Paolo Rossi, con Il colore è una variabile dell’infinito, mentre a gennaio Franco Branciaroli interpreterà Enrico IV. Ancora, in cartellone ci sono Alessio Boni ed Alessandro Haber, Emilio Solfrizzi e Gioele Dix.
Il programma nel dettaglio.
La stagione lirica aprirà i battenti, come anticipato, nel segno di Giacomo Puccini. In questo senso verrà ripreso un virtuoso percorso di coproduzione con importanti teatri italiani, tra cui quello di Pisa, Livorno e Ravenna. Quest’anno c’è anche la partecipazione del prestigioso teatro Comunale di Modena: è in programma infatti La Rondine (22 e 23 novembre), per la direzione di Massimiliano Stefanelli, che sarà alla guida di Orchestra e Coro della Toscana, con la regia di Gino Zampieri.
L’opera inaugurerà il mese pucciniano, che da novembre fino all’anniversario della nascita del Maestro, proporrà una serie di eventi ad hoc. Ne La Rondine saranno coinvolti artisti giovani, ma già di livello internazionale, oltre che italianissimi: si tratta di Maria Luigia Borsi, Francesca Sassu, Salvatore Cordella e Leonardo Caimi.
Il 14 e 15 febbraio sarà invece il turno de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, una nuova produzione del progetto Ltl Opera Studio, che vedrà esibirsi l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Nicola Paszkowski. Qualche giorno dopo, il 28 febbraio ed il primo marzo, ecco invece il mozartiano Don Giovanni, con l’allestimento dell’Ópera Tenerife coprodotto insieme ai Teatri di Modena e Piacenza.
Le perle vere e proprie devono però ancora arrivare: nel dittico coprodotto con i teatri di Ravenna e Piacenza, in un’unica serata, saranno proposti La voix humaine di Francis Poulenc e The telephone di Giancarlo Menotti (6 e 7 dicembre). La voix humaine, tratta dell’opera di Jean Cocteau che il pubblico lucchese ha potuto apprezzare nello scorso mese di febbraio grazie alla straordinaria interpretazione di Adriana Asti -, avrà come interprete di questo “monologo per melodramma” Anna Caiello; Jonathan Webb sarà sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini; regia di Sandro Pasqualetto.
Il cartellone della stagione di prosa si aprirà invece nel ricordo di Eduardo De Filippo a trent’anni dalla scomparsa: in scena andrà Sogno di una notte di mezza sbornia, per l’interpretazione di Luca De Filippo (10, 11 e 12 ottobre), una commedia scritta nel 1936 dove si parla di sogni, vincite al lotto e credenze popolari di un’umanità dolente, che solo attraverso la superstizione può pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.
Poi sarà la volta de Le mille e una notte (al teatro del Giglio il 24, 25 e 26 ottobre in prima nazionale) firmata da Maria Grazia Cipriani, mentre a dicembre ecco il grande ritorno a Lucca di Paolo Rossi (12, 13 e 14 dicembre) con Il colore è una variabile dell’infinito, varietà teatrale e musicale di Roberta Torre.
Un altro gradito ritorno è quello di Franco Branciaroli: a lui il compito di interpretare Enrico IV (23, 24 e 25 gennaio) uno dei capolavori assoluti di Luigi Pirandello.
Alessio Boni e Alessandro Haber proporranno invece Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt, per la regia di Valerio Binasco (6, 7 e 8 febbraio).
Sul finale, ecco due appuntamenti divertenti: nel primo sarà protagonista Emilio Solfrizzi, che interpreterà Sarto per signora, di George Feydeau (20, 21 e 22 febbraio). Il secondo e ultimo appuntamento – in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano – avrà come protagonista Gioele Dix ne Il malato immaginario di Moliere (6, 7 e 8 marzo) messo in scena da Andrée Ruth Shammah che proporrà una lettura del testo “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale.
Gli abbonamenti. Per quanto riguarda gli abbonamenti, la decisone è quella di mantenere la formula già adottata nelle scorse stagioni. In particolare, dunque, sarà possibile aderire tanto alle offerte classiche di abbonamento ad un intero e singolo cartellone, quanto ad opportunità maggiormente “flessibili”: in questo secondo caso è possibile un approccio trasversale ai due cartelloni.
Tra gli abbonamenti trasversali c’è quello a Giglio Novecento, programma composto dai sette spettacoli di Prosa cui si aggiunge La voix humaine/The telephone. Oppure si può optare per Opera più, composto dai quattro spettacoli di lirica cui si aggiunge Sogno di una notte di mezza sbornia (recita dell’11/10) o, ancora, per Zapping, cioè per 5 spettacoli da scegliere tra il programma delle stagioni di prosa e lirica. Ultima ipotesi: Zapping junior. Consiste in 5 spettacoli da scegliere tra il programma delle stagioni di lirica e prosa, e riservato agli under 30.
Poi ci sono i pacchetti predefiniti di 4 spettacoli: la prima scelta è Sogno di una notte di mezza sbornia – Il barbiere di Siviglia – Sarto per signora – Il malato immaginario (pacchetto A). Oppure si può optare per Le mille e una notte – Sarto per signora – La voix humaine/The telephone – Il visitatore (pacchetto B). Altrimenti c’è la formula Il colore è una variabile dell’infinito – La voix humaine/The telephone – Enrico IV – Il malato immaginario (pacchetto C). Ancora, si può scegliere andare su Sogno di una notte di mezza sbornia – La rondine – Il colore è una variabile dell’infinito – Enrico IV (pacchetto D) o decidere per Enrico IV – Il barbiere di Siviglia – Don Giovanni – Il malato immaginario (pacchetto E). Le riduzioni si rivolgono in particolar modo ai giovani fino a 30 anni, che potranno acquistare biglietti e abbonamenti alle Stagioni di Lirica e Prosa, oltre allo Zapping junior (5 spettacoli di Prosa e Lirica), a prezzi estremamente vantaggiosi.
Sono inoltre confermati, come ogni anno, gli abbonamenti e i biglietti speciali per i soci Coop e l’abbonamento speciale lirica per Amici della lirica. Per i soci dei Cral aziendali abbonamenti a prezzi ridotti.
Speciali riduzioni per la Stagione Lirica (abbonamenti e biglietti) sono inoltre riservati agli iscritti alle scuole pubbliche a indirizzo musicale, all’Istituto Boccherini e ai Conservatori di Musica.
Paolo Lazzari