In S. Micheletto il teatro amatoriale si tinge di giallo

La stagione teatrale estiva prosegue nel Chiostro di San Micheletto, a Lucca, domani (31 agosto), alle 21,30, con il sesto appuntamento della rassegna Chi è di scena! organizzata dalla Fita Comitato Provinciale di Lucca in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Provincia di Lucca. Questo il programma della serata (per eventuali approfondimenti, si può consultare il sito www.fitalucca.it). La Compagnia Teatro Studio presenta L’ospite inatteso, giallo di Agatha Christie.
Agatha Christie, pseudonimo di Agatha Mary Clarissa Miller (1890/1976), adattò per le scene L’ospite inatteso nel 1958 che, insieme a Trappola per topi, resta la sua migliore opera teatrale. Il testo colpisce per il perfetto mix di suspense e leggerezza, di dramma e commedia; c’è un omicidio e un ispettore che indaga come nel più classico dei gialli ma la ricerca dell’assassino passa attraverso un’acuta analisi psicologica dei protagonisti tutti potenzialmente colpevoli che finiscono per essere al contempo vittime e carnefici, morto compreso.
Siamo nel Galles meridionale presumibilmente nel 1958 e la scena si svolge tutta nello studio della casa del signor Richard Warwick. È una nebbiosa nottata quando il signor Michael Starkwedder, in seguito ad un incidente (la sua auto per la nebbia finisce in un canale) vagando per le campagne alla ricerca di aiuto, penetra nello studio di casa Warwick quasi forzando una porta finestra, dopo aver disperatamente bussato alla stessa a più riprese senza avere risposta.
Una volta all’interno lo spettacolo che gli si presenta è quantomeno evidente, un uomo giace morto su una carrozzella ucciso con un colpo alla tempia e una donna è in piedi a poca distanza con una pistola in mano. Da qui l’uomo, che non vuole credere all’ovvietà che la donna possa essersi macchiata dell’uccisione del marito, decide di aiutarla.
Scavando con lei nel passato del marito la incita a far si che le prove e il movente dell’omicidio (una lettera lasciata in bella mostra sul cadavere) convergano sul padre del fanciullo, investito e ucciso dal morto, un paio di anni prima.
La donna si presta alla messa in scena perché si persuade che l’omicida sia il suo amante che a sua volta sospetta di lei.
Per complicare ancora di più le cose Agatha Christie inventa altri personaggi e altri moventi creando un turbinio nel quale lo scollamento tra verità e bugia è tale che il giallo sembra concludersi con un colpo di scena incerto da parte dell’unico personaggio che sin dall’inizio regge le sorti dell’intera trama.