La Lucca Napoleonica nelle nuove sale dell’Archivio di Stato






Si inaugurano venerdì (5 settembre) alle 17,30 i nuovi spazi espositivi dell’Archivio di Stato di Lucca, agli ex Macelli, grazie all’intervento di restauro sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca sotto la guida di Giorgio Tori, ex direttore dell’Archivio di Stato e membro del consiglio di amministrazione della fondazione. L’evento che aprirà le porte delle nuove sale al pubblico è la presentazione del libro dell’architetto Velia Gini Bartoli Lucca tra Repubblica e Principato, edito PubliEd, e della relativa mostra documentaria. In via del Pubblici Macelli, 155, in Pulìa, si potrà così vedere sulle carte, e in particolare su una grande pianta della città, una Lucca che non conosciamo, ma che esisteva fino a 200 anni fa: la città com’era prima di Elisa Bonaparte Baciocchi.
Questa pianta comprende il quartiere di San Pietro Maggiore, le mura senza la porta marmorea, i fossi in corso Garibaldi, gli edifici che sorgevano prima delle attuali Poste centrali e della Manifattura tabacchi: elementi architettonici tutti studiati in questa pubblicazione (che è stata preceduta da un primo volume), che si configura così anche prezioso strumento di lavoro per tecnici, professionisti e politici che operano ed opereranno sul tessuto urbano.
Alla presentazione, dopo i saluti istituzionali, interverranno Giorgio Tori per la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Paolo Sabbatini Bertoncini dell’Università di Pisa.
La pubblicazione del volume, realizzato grazie ai contributi di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca e Comune di Lucca, ha visto la collaborazione dell’Archivio di Stato di Lucca anche nel suo contenuto, considerando la notevole mole di documenti messi a disposizione, ed è promossa dal Ciscu, Centro internazionale di studi sulle cerchia urbane.