Fondazione Puccini, si dimette la direttrice Biagi Ravenni

1 ottobre 2014 | 15:55
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Fondazione Puccini, si dimette la direttrice Biagi Ravenni

E’ stata sulla graticola per settimane, quando il programma per la promozione di Casa Puccini stentava non a decollare ma addirittura a vedere luce. Ma Gabriella Biagi Ravenni, a testa alta, con il suo piglio molto orgoglioso, resisteva. E non si faceva scrupoli a far notare ai soci della Fondazione, nemmeno a quelli che avrebbero voluto metterla nell’angolo e che alla fine ci sono riusciti, che senza soldi non si sarebbe andati avanti. Eppure è rimasta al suo posto. Fino a stamani (1 ottobre). La guerra intestina all’interno dell’istituzione che gestisce il Puccini Museum è arrivata all’ultimo capitolo, con una breve lettera inviata dalla direttrice Gabriella Biagi Ravenni al sindaco Alessandro Tambellini. Poche righe, scritte su una email che annunciavano le dimissioni irrevocabili. Un estremo tentativo, secondo alcuni, di ottenere di nuovo la fiducia almeno del presidente della Fondazione. Ma il sindaco non ha mangiato la foglia, se questi erano gli intenti della professoressa. Alessandro Tambellini non ha, infatti, gradito modi e termini dell’uscita della Ravenni, tra l’altro ad un passo dal mese pucciniano. E anzi, chi è più vicino al primo cittadino conferma il suo stupore quando ha letto il messaggio della Biagi Ravenni. “Sono sorpreso e amareggiato”, ha detto il sindaco. Che non pregherà la direttrice di restare, tanto che già oggi ha annunciato la convocazione del cda della Fondazione per “ridare una direzione autorevole alla Fondazione”.

Per il primo cittadino che in più occasioni aveva preso le parti della Ravenni è stato come un fulmine a ciel sereno. La notizia di tanto improvvise dimissioni si è presto diffusa nei corridoi di Palazzo Orsetti, e nel pomeriggio il sindaco ha esternato tutto il suo disappunto. “Questa mattina – racconta Tambellini – ho ricevuto una comunicazione telegrafica, via mail, da parte della direttrice della Fondazione Giacomo Puccini, Gabriella Biagi Ravenni, che mi informava della sua decisione irrevocabile di dimettersi dall’incarico fin qui ricoperto. La notizia mi ha colto di sorpresa e mi ha molto rammaricato, soprattutto per le modalità utilizzate nel rappresentarmi la volontà di lasciare l’incarico, modi che non hanno consentito un qualsivoglia confronto sulle motivazioni reali che hanno portato la dottoressa Ravenni ad assumere questa decisione, che ovviamente rispetto ma non condivido”. Gabriella Biagi Ravenni però non commenta: “Non parlerò ora”, dice soltanto. Eppure, riferiscono alcuni, le parole del sindaco l’hanno irritata. Più di quanto non abbiano fatto nelle ultime settimane gli sgambetti di molti. A cominciare dallo scomodo vicino di casa, Andrea Colombini. La convivenza dopo che il numero uno del Puccini e la sua Lucca Festival ha affittato il piano terreno di Casa Puccini era diventata insostenibile. E non sono mancati episodi singolari, accuse e polemiche, parole al vetriolo contro la direttrice che certo Colombini non si è curato di tenere celate. E che anzi le ha rilanciate pubblicamente, non soltanto sui media locali, ma anche – e lo ammette lui stesso – nella nuova sede del Puccini e la sua Lucca. “Sono sincero – dice -: sono contento che la Ravenni abbia lasciato: è il primo passo per stabilire una collaborazione finalmente proficua con la Fondazione Puccini. Ora ci auguriamo che se ne vada anche il sindaco”. E prosegue annunciando “rivelazioni bomba” proprio sulla Fondazione.
Comunque la si voglia vedere, secondo i bene informati, gli attacchi di Colombini sono soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In realtà, le tensioni affondano le radici in dissapori di lunga data maturati all’interno della stessa Fondazione. Differenze di vedute che hanno creato un solco profondo fra la Biagi Ravenni e, in particolare, Arturo Latttanzi, della Fondazione Crl, ma anche Claudio Guerrieri, oggi presidente della Banca del Monte, ma designato nel cda come rappresentante della Camera di Commercio. L’ultimo importante scontro lo si era visto alcuni mesi fa, quando c’era da approvare il programma delle attività e della promozione per il 2014. Ma allora non era mancata, in extremis, la mediazione. Oggi a quanto pare no, almeno secondo quanto suggeriscono le stesse parole del sindaco: “Come presidente della Fondazione Giacomo Puccini ribadisco la assoluta e ferma volontà sia della Fondazione che del Comune di Lucca a proseguire nell’attività legata alla promozione della figura del Maestro e della città di Lucca. A tal proposito, nel mentre ci appressiamo al mese pucciniano con appuntamenti che in occasione del novantesimo anno dalla morte del Maestro consentiranno a Lucca di godere di una visibilità altamente positiva oltre i confini nazionali, il cda che mi onoro di presiedere provvederà quanto prima a ridare una direzione autorevole alla Fondazione: a questo proposito convocherò immediatamente lo stesso consiglio di amministrazione”.

rob. sal.