“Sogno di una notte di mezza sbornia” di De Filippo apre la stagione di prosa del Giglio

3 ottobre 2014 | 10:25
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“Sogno di una notte di mezza sbornia” di De Filippo apre la stagione di prosa del Giglio

La scuola teatrale napoletana sbarca al Teatro del Giglio di Lucca – primo appuntamento di una tournée di quaranta piazze – col capolavoro di Eduardo De Filippo Sogno di una notte di mezza sbornia, messo in scena dalla Compagnia di Luca De Filippo, per la regia di Armando Pugliese e con le musiche di scena del premio oscar Nicola Piovani, che andrà in scena il 10, 11 e 12 ottobre. Questa commedia, valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che Eduardo abbia mai messo in scena, ha al suo centro il gioco del lotto, i sogni, le superstizioni e le credenze popolari di un’umanità dolente che cerca un futuro migliore. Nata in origine come La fortuna si diverte, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana, fu poi rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo La fortuna di Cecè e da Angelo Musco in siciliano come La Profezia di Dante; approdò infine nel 1937 al Teatro Umoristico dei De Filippo col titolo e l’adattamento che oggi conosciamo, e in questa veste “partenopea” fu gratificata da uno straordinario successo di pubblico e di critica, e da numerosissime riprese. Protagonista della pièce è Pasquale Grifone (Luca De Filippo), povero facchino cui non fa fatica alzare il bicchiere: dopo aver bevuto una volta in più, gli appare in sogno nientemeno che Dante Alighieri. Quattro numeri: questa è la preziosa comunicazione del Poeta. Sono numeri da giocare al lotto, ma attenzione: sono anche la data e l’ora della morte di Pasquale. I numeri fanno il loro dovere, e presto Pasquale e la sua famiglia si ritrovano ricchissimi. Tutti si adattano presto alle nuove comodità, ma Pasquale è sempre più terrorizzato dalla sua morte annunciata, nonostante amici e parenti cerchino di convincerlo che si tratta solo di superstizioni. Con lo stile comico e farsesco dell’antica tradizione teatrale napoletana, Eduardo mette in scena la crescente disperazione di Pasquale per la sua “imminente” morte in un crescendo corale di solidarietà, interessi ed egoismi, regalandoci così uno sguardo lucido ed impietoso sul nostro modo di essere nel mondo. Biglietteria Teatro del Giglio: 0583.465320 – biglietteria@teatrodelgiglio.it