S. Franceschetto accoglie Giotto con una mostra unica



A più di settecento anni dalla morte, Giotto approda per la prima volta a Lucca con una delle sue opere più suggestive, per celebrare la festività di S. Francesco, delle cui gesta è stato il primo e più grande interprete. Nel giorno dedicato al santo di Assisi, il Comitato Nuovi Eventi per Lucca (nato per iniziativa della Fondazione Crl e della Fondazione Ragghianti) ha, infatti, organizzato la mostra Giotto in S. Francesco, che vedrà l’esposizione, nello spazio di S. Franceschetto, di una sola ma prestigiosissima opera dell’artista: la Madonna di S. Giorgio alla Costa, realizzata intorno al 1295, nel periodo della sua giovinezza. La mostra sarà fruibile da domani (5 ottobre) fino all’8 dicembre. A presentare in anteprima il capolavoro duecentesco, questa mattina (4 ottobre) in S. Franceschetto sono stati il presidente della Fondazione Crl, Arturo Lattanzi, il presidente del Comitato Nuovi Eventi, Vittorio Armani, il restauratore Massimo Bonino, la dottoressa Aiello, il dottor Andrea Salani e il poeta Marco Vichi.
“L’obiettivo della Fondazione è quello di creare una rete di eventi in grado di porre Lucca sotto i riflettori nazionali – ha dichiarato Lattanzi – questo è solo il primo seme attorno al quale intendiamo realizzare altre manifestazioni coordinate e gestite in modo unitario e utile per il territorio”.
L’opera proviene dal Museo Diocesano di Firenze, dove farà ritorno a dicembre, dopo anni di chiusura forzata dell’ente. In seguito all’attentato di via dei Gergofili, nel ’93, è stata sottoposta ad operazioni di restauro, per mano di Paola Bracco, che, oltre a ripararne i danni, hanno consentito di riportare alla luce lo strato pittorico originale, eliminando i segni del tempo. Una scheggia di legno, nella spalla di uno degli angeli, è stata intenzionalmente lasciata a testimonianza della sconsideratezza di quel gesto. Quella di Lucca è la prima tappa italiana dell’opera, che avviene in seguito ai lavori di restauro, durati circa dieci anni.
“Lo scopo è quello di contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio – ha detto Armani – questo evento contribuisce, peraltro, a rivitalizzare un periodo, quello autunnale, poco favorevole dal punto di vista della fruizione turistica”.
La Madonna di San Giorgio alla Costa è rivelatrice della rivoluzione pittorica di Giotto, ispirata dalla lezione spaziale del Maestro Cimabue e votata ad una più fedele rappresentazione della realtà e all’umanizzazione dei personaggi. “Le ciocche che escono dalla cuffia della Vergine, così come i tratti del viso contribuiscono a dare l’immagine di una donna popolana, più realistica – ha commentato Salani – inoltre la veste dimostra di essere abitata da un corpo. In quest’opera l’artista ha cercato di combinare, in maniera sapiente, la visione di insieme alla cura dei particolari”.
“Si tratta di un dipinto realizzato con materie organiche, in un periodo in cui regnava il sintetico – ha spiegato Bonino – in particolare sono state utilizzate tre tavole di pioppo, latte, caglio, calcio, gesso e colla di coniglio”.
Ad affiancare l’esposizione sarà la pubblicazione di un catalogo contenente il racconto inedito che il poeta Marco Vichi ha composto per l’occasione. “Ho cercato di illustrare la mia idea di Dante che si accinge a scrivere il quinto canto dell’Inferno – ha spiegato Vichi – ho immaginato che il poeta incontrasse Giotto in una locanda a Firenze e che quest’ultimo gli spiegasse che i protagonisti dei suoi quadri sono persone che conosce e di cui si serve per rappresentare vizi e virtù. Dante capisce, così, di poter trasformare la vita quotidiana in arte universale”.
Chi deciderà di visitare l’esposizione potrà assistere ad uno spettacolo suggestivo: le luci in sala si spegneranno, lasciando illuminata la sola opera. Una musica di sottofondo accompagnerà la recitazione del testo di Marco Vichi, per una durata di circa 20 minuti.
La mostra rimarrà aperta dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 20, con ingressi previsti ogni 30 minuti. Dalle 9 alle 11, invece, l’entrata è riservata alle scuole, previa prenotazione.
Il costo del biglietto intero è di 5 euro, mentre il ridotto (minori di 18 anni, maggiori di 65, studenti universitari e gruppi di oltre 10 persone) è di 3 euro e per le scuole è di 2 euro. Il catalogo, edito da PubliEd, avrà un costo di 2 euro.
Jasmine Cinquini