Via alla seconda rassegna di Audiodocumentari in città

17 novembre 2014 | 12:07
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Via alla seconda rassegna di Audiodocumentari in città

Seconda edizione per il Festival degli audiodocumentari: a Lucca, dal 20 al 22 novembre, ecco ascolti ed incontri con gli autori per riflettere, quest’anno, sul tema dell’emarginazione. A presentare la rassegna sono stati gli organizzatori Leonardo Romei e Flavia Piccinni, coadiuvati dall’assessore provinciale Mario Regoli. Il festival nasce dalla sinergia tra OfficineAbaco e Audiocincittà e si propone di raccontare storie di confine, spaccati di vita che spesso faticano a trovare spazio in radio e tg.
“Gli ascolti saranno sei – spiega Flavia Piccinni – e verranno declinati mediante la voce di protagonisti eterogenei, ma uniti dal collante della marginalizzazione. Così si passa dalla voce del detenuto omosessuale nel carcere di Bologna alle fughe dei profughi che tentano lo sbarco in Europa, fino ai singhiozzi e alle gioie di quelle donne africane vittima di escissione, capaci però di avere il coraggio di ribellarsi”.

Previsto, inoltre, un appuntamento extra: un giro di mura con tanto di audiodocumentario. I racconti, vincitori e finalisti di prestigiosi concorsi internazionali (Unamsi, Prix Europe), coinvolgeranno in modo diretto gli studenti delle scuole – una quarantina circa – ed i detenuti della casa circondariale di Lucca. Il Festival, inoltre, è gemellato con il Festival Italiano del Documentario Sociale di Arezzo e con la rassegna sonora Ascoltami.
“Quello dell’ascolto è un tema cruciale per la nostra società – ha dichiarato l’assessore Regoli – una vera e propria arte, una disciplina da praticare nel tempo, necessaria a tutte le età. Iniziative come questa ne rivendicano il valore e rappresentano una preziosa occasione per tutti coloro che potranno fare questa esperienza, studenti e detenuti in primis”.
Il logo della rassegna condensa già tutto il significato della medesima: un grande orecchio teso verso le parole di chi voce non ha, come coloro che sono costretti a vivere alle periferie esistenziali della società. “Dall’esterno può sembrare che utilizzando un solo canale comunicativo – dice Romei – si riduca conseguentemente la capacità espressiva. Così non è: con questo mezzo noi pensiamo di amplificare l’attenzione e la riflessione sul fenomeno scelto di volta in volta”.
Di importanza dell’ascolto e di necessità di prendersi qualche minuto per sentire quel che ha da dire il prossimo parla anche l’assessore comunale Ilaria Vietina, mediante una nota: “Fermarci ad ascoltare veramente è qualcosa che ci capita di rado – spiega – e troppo spesso ascoltare diventa un’azione istintiva, che non presuppone alcun ragionamento. Questo festival va in controtendenza e sono felice che consenta di coinvolgere scuole e detenuti”.
Per quanto concerne il programma, il primo appuntamento è fissato per giovedì 20 novembre, quando all’auditorium dell’Agorà, alle 11, e alla Casa Circondariale di Lucca, alle 13,30, sarà di scena Chiusi Fuori, per la regia di Marzia Ciamponi: mezz’ora per spiegare il sogno di un ragazzo nordafricano di vivere in Europa. Sogno destinato a realizzarsi per poi infrangersi contro le asprezze servite dalla realtà, ma con un filo di speranza che filtra potente, sul finale.
Il 21 novembre (alle 11 e alle 18,30 all’Agorà; alle 13,30 alla Casa Circondariale) ecco invece Questo mare è di piombo, da un’idea di Marzia Coronati, Andrea Cocco e Marco Stefanelli. Presentato come racconto collettivo dei margini della Fortezza Europa, il racconto guiderà l’ascoltatore lungo le tante terre di nessuno disseminate sulle coste del Mediterraneo. L’Audiodoc è stato nominato al prestigioso Prix Europa 2014 di Berlino come migliore opera radiofonica d’attualità.
Sabato 22 novembre, alle 11 all’Agorà e alle 13,30 alla Casa Circondariale, sarà possibile ascoltare Un minuto due appena, storia nata dalla mente di Andrea Cocco: previsto anche l’intervento di Anna Maria Medri (La Città delle donne). In questo caso la voce sarà quella di una donna africana che fa la tagliatrice: a lei si rivolgono le famiglie del posto (siamo in Mali) per l’escissione di figlie o nipoti.
 L’audiodocumentario ha ottenuto il riconoscimento come migliore opera per la categoria Radio e Televisione al premio giornalistico indetto dell’Unamsi.
Lo stesso giorno, ma al Baluardo San Colombano, alle 17, sarà proposto Se te ne vai non torni (Elisabetta Ranieri, Marzia Ciamponi), storia di un italiano fuggito a Barcellona con l’accusa di un omicidio mai commesso a pendergli sul capo. Alla stessa ora ci sarà l’evento extra, ovvero il Giro di Mura con Audiodocumentari in Città. I partecipanti riceveranno un dispositivo mobile per ascoltare un audiodocumentario facendo in gruppo un giro di mura. Protagonista del lavoro, inedito, sarà Pier Paolo Pasolini le cui parole sono state ideale ispirazione del tema del Festival. Perché l’emarginazione sta dove uno meno se l’aspetta. E “la vera morte sta nel non essere più compresi”.

Paolo Lazzari