“Questo mare è di piombo”, un audiodocumentario racconta l’odissea dei profughi

L’odissea degli africani che cercano di abbandonare il loro Paese ma trovano confini di filo spinato. È questo il tema del secondo audiodocumentario proposto dal Festival Audiodocumentari in città (a Lucca fino al 22 novembre) che ha scelto di trattare il tema dell’emigrazione attraverso il toccante documentario audio Questo Mare è di Piombo ideato e realizzato da Marzia Coronati, Andrea Cocco e Marco Stefanelli. I tre lo presenteranno dal vivo nel corso della mattinata agli studenti di due Istituti Superiori lucchesi, e alle 13,30 presso la Casa Circondariale San Giorgio di Lucca. È previsto per le 18 un appuntamento gratuito e aperto alla cittadinanza presso l’Auditorium della Biblioteca Agorà.
L’audiodocumentario – già finalista al prestigioso Prix Europe, che seleziona i lavori migliori prodotti in tutta Europa – è un racconto collettivo dai margini della Fortezza Europa. Dal filo spinato a lame taglienti di Melilla, la città bastione che difende i confini europei in terra d’Africa, alle logore tende del campo fantasma di Choucha, in Tunisia. Le voci del sarto Amidou, del giovane Nabil e di tanti altri aiuteranno a capire cosa significa partire alla volta dell’Europa, guidando l’ascoltatore attraverso le tante terre di nessuno disseminate sulle coste del Mediterraneo: luoghi in cui il tempo è sospeso e si resta in attesa di una porta, di uno spiraglio, di una crepa che permetta di passare alla tappa successiva. “Nell’inverno del 2013 e nella primavera 2014 – spiegano i tre autori, membri dell’Agenzia radiofonica indipendente Amisnet, che ha prodotto il lavoro – abbiamo svolto tre missioni in altrettanti Paesi del Mediterraneo (Spagna, Tunisia, Malta) per conoscere e studiare le rotte migratorie verso l’Europa. Questo lavoro d’inchiesta è stato portato avanti nell’ambito del progetto Across the Sea, finanziato dalla Anna Lindh Fundation, e supportato dal Servizio Civile Internazionale. Al ritorno da questi viaggi, dopo aver visto la terrorizzante recinzione che divide Melilla dal Marocco o l’abbandono completo nel quale versava il campo profughi di Choucha in mezzo al deserto tunisino, abbiamo sentito la necessità di diffondere il più possibile i racconti che lì avevamo raccolto”. Nasce così questo intenso lavoro che non potrà lasciare indifferenti. “Il documentario – continua Andrea Cocco – parla essenzialmente della Tunisia e della Spagna e la situazione in questi Paesi è davvero complessa: da una parte il governo Rajoy in Spagna ha installato, in cima alla recinzione di Melilla, nuove spirali di filo spinato che strappano letteralmente la pelle dei migranti che tentano di accedere alla città. Dall’altra, in Tunisia, il caos è totale e si susseguono voci di un possibile sgombero del campo rifugiati di Choucha, sgombero che, se dovesse concretizzarsi, rischia di gettare nelle mani dei trafficanti di migranti le centinaia di persone che ancora vivono all’interno delle tende rimaste. In tutto questo il silenzio più incomprensibile è quello dell’Europa che rimane impassibile rispetto alla tragedia umanitaria che quotidianamente riguarda decine di migliaia di persone che tentano di raggiungere l’Unione Europea in fuga da guerre e persecuzioni”.
“Abbiamo scelto questo audiodocumentario – concludono la scrittrice Flavia Piccinni e il semiotico Leonardo Romei, ideatori e organizzatori del festival – perché spesso non ci rendiamo conto delle storie che hanno le persone che incontriamo. È difficile entrare nei panni degli altri, ma ascoltando questo lavoro sarà difficile non immedesimarsi. Ci auguriamo dunque che saranno in molti a partecipare a questo evento dal vivo, che senza sentimentalismi ci guida in una realtà difficilmente indagata”.
Il festival Audiodocumenati in città è promosso dall’Associazione Culturale Officine Abaco con QZR, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Lucca, in collaborazione con Audiodoc, AMISnet, Lucca Film Festival. Il tema di quest’anno del festival sono le emarginazioni, storie di confine che spesso non trovano spazio sulle pagine dei giornali o nei telegiornali, e che sono state indagate con i migliori audiodocumentari prodotti in Italia negli ultimi anni.
Due gli appuntamenti in programma per sabato 22 novembre. Il primo, alle 11.00 presso l’Agorà, è con l’audiodocumentarista Andrea Cocco che presenterà il suo lavoro sull’escissione femminile “Un minuto due appena” insieme ad Anna Maria Medri de La Città delle Donne, il secondo è alle 17.00 presso il Baluardo San Colombano per un giro di Mura con l’audiodocumentario “Se te ne vai non torni” di Marzia Ciamponi ed Elisabetta Ranieri sulla straordinaria storia di Rolando D’Alessandro, ingiustamente accusato di essere un omicida e divenuto latitante per difendere la sua innocenza.