“Il bosco sacro e altri racconti”, alla Fondazione Bml la mostra di Marco Manzella

10 dicembre 2014 | 08:57
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“Il bosco sacro e altri racconti”, alla Fondazione Bml la mostra di Marco Manzella

Il bosco sacro e altri racconti di Marco Manzella. Inaugura sabato (13 dicembre) alle 18 nelle sale del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca la mostra di Manzella, che avrà il compito di chiudere il calendario 2014 delle esposizioni della Fondazione BML e traghettare al 2015 il ricco e ambizioso programma artistico.

“La passione per l’arte antica, soprattutto per quella toscana che va dal Trecento al Cinquecento, caratterizza da sempre l’ispirazione di Marco Manzella, validissimo artista, che, livornese di nascita, dopo un lungo soggiorno in terra lombarda, ha scelto, da oltre dieci anni, Viareggio come luogo ideale di vita e lavoro. La sua pittura, rigorosa e composta, dove niente è lasciato al caso o accade per caso, affascina per le sue indubbie qualità formali, ma anche per la non trascurabile capacità di condensare nel quadro l’essenza di un racconto, spesso appena suggerita, non completamente svelata, aperta al contributo dello spettatore. Davanti alle opere di Manzella si avverte la sensazione di un movimento narrativo cristallizzato in un silenzio quasi sacrale, come in un’ambra senza clessidre, in cui tutti gli elementi iconografici sembrano in attesa di un avvenimento imminente, quasi in attesa di una spinta corale.”, afferma il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Alberto Del Carlo.
“Al fine di portare in scena una narrazione aperta, solamente accennata, suggerita, mai del tutto rivelata, Manzella allestisce un proscenio in sé compiuto, liberando l’espressione visiva della sua sconfinata mitologia personale, facendo sì che ogni elemento dell’immagine assuma il suo ruolo e abbia senso in funzione di una narrazione che di rimando coinvolge, per compiersi fino in fondo, lo spazio teatrale del dipinto. […] Il bosco di Manzella è custode di meraviglie inattese, di storie inaudite, di muse la cui bellezza potrebbe trafiggerci come un dolore mai conosciuto. Ecco perché è sacro, perché solo là può vivere tutto questo, perché ovunque si compia la Bellezza, là il suolo è sacro, là il bosco è sacro”, scrive il critico Marco Palamidessi, curatore della mostra.
L’esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio a ingresso libero rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30.  
Info: www.fondazionebmluccaeventi.it;  info@fondazionebmluccaeventi.it