Colombini, S. Silvestro (con pace): al Giglio Emma Morton

15 dicembre 2014 | 11:54
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Colombini, S. Silvestro (con pace): al Giglio Emma Morton

di Roberto Salotti
Andrea Colombini, direttore del Festival Puccini e la sua Lucca, torna a sedersi nel foyer del teatro del Giglio dopo 25 anni. Lo fa per presentare il concerto di San Silvestro che per la prima volta si svolge in collaborazione con l’azienda speciale e il sostegno delle fondazioni, in particolare della Crl, diretta da Arturo Lattanzi, che pagherà l’affitto della struttura, per l’iniziativa. Colombini si siede con emozione sì, ma quasi con riverenza: è il primo segnale che è “scoppiata” la pace, non soltanto con il Giglio, ma anche con la Fondazione Puccini, ora diretta da Massimo Marsili. “Sono onorato di sedermi in questa sala, per presentare una iniziativa organizzata per la città, da un luogo che per vocazione è della città”.

Ma il sorriso sbarazzino del direttore del Puccini e la sua Lucca Festival nasconde un altro segreto, che dura il momento di un battito di ciglio. Nemmeno mezzora prima della presentazione della serata in pompa magna al teatro, arriva la telefonata che conferma: Emma Morton, protagonista ad X Factor, si esibirà sul palco del teatro del Giglio, dove si cimenterà con tre canzoni scozzesi. Bargoestera, come la definirebbe l’ex sindaco Umberto Sereni, originaria della terra tanto amato da Colombini, accenderà il palco del Giglio per Capodanno. Una serata che al costo di 30 euro (25 per gli under 23, i soci del Puccini e la sua Lucca e gli abbonati del teatro) proporrà una selezione di arie e canzoni tradizionali di Puccini, Verdi, Donizetti, Di Capua e Leoncavallo, con l’esibizione dei tre tenori Angelo Fiore, Simone Frediani e Mattia Nebbiai, con Diego Fiorini al pianoforte. Non mancherà l’orchestra filarmonica di Lucca e un altro ospite speciale, in esclusiva nazionale: le cornamuse e i danzatori Highlanders delle Scots Guards, in arrivo al Giglio da Buckingham Palace. Il direttore della serata, nemmeno a dirlo, sarà Colombini che per l’occasione, compreso nel prezzo, offrirà un buffet e un brindisi per festeggiare Capodanno. Gli ingressi saranno permessi fino alla mezzanotte e l’obiettivo, come sottolinea anche il direttore generale del Giglio, Manrico Ferrucci, è che “sia un successo e che il teatro sia gremito per questa occasione”.
Sorrisi e strette di mano lasciano immaginare un ritrovato clima di serenità tra il teatro e Colombini, che proprio alcune settimane fa aveva annunciato rivelazioni scottanti sull’Azienda speciale. “Mi sono fermato – dice Colombini -, perché ho trovato davanti a me persone che stanno lavorando con l’intenzione di migliorare la situazione e che hanno recepito il mio messaggio cifrato senza bisogno che ci fossero polemiche. Le polemiche devono infatti essere costruttive e in questo caso devo sottolineare che con l’amministratore unico, Stefano Ragghianti, c’è un dialogo aperto. La pace è scoppiata, è vero, ma lo si vedrà concretamente nel prossimo futuro, dove parleranno i fatti”.
Prove d’intesa dunque e quindi il concerto di San Silvestro (inizio alle 22,30) sarà anche un esperimento per future collaborazioni. Che non escludono la Fondazione Puccini, con la quale i rapporti si fanno non solo meno tesi, ma addirittura collaborativi: “Se cambia il manico, cambia l’orchestra”, sottolinea Colombini. “Con il direttore Massimo Marsili si è aperto un dialogo intelligente. Se ci sono le possibilità per mettersi tutti insieme ad un tavolo senza, da parte da alcuno, l’albagia del conte zio – Colombini cita I promessi sposi – i risultati si vedranno. Marsili è un uomo molto competente oltre che di cultura ed ha interpretato nel migliore dei modi il suo ruolo alla Fondazione. Ora c’è la volontà di risolvere tutte le questioni, che si erano aperte anche con noi, positivamente”.
Staremo a vedere. Intanto, cresce l’attesa per l’evento di San Silvestro. Un evento di grane musica, per tutti i gusti, con la presenza internazionale gradita e apprezzata delle Cornamuse delle Scots Guards, per le quali Colombini ringrazia la Regina Elisabetta. “E’ la dimostrazione – dice – del rapporto saldo e particolarissimo che lega le nostre associazioni con le guardie reali britanniche”. Quello che offre il concerto è una serata di opera, con tre splendide voci pucciniane, già solisti oltre che del Puccini e la sua Lucca festival, anche dei principali teatri italiani, dal gran teatro Puccini di Torre del Lago, al Maggio Musicale fiorentino. Ci saranno poi molte sorprese musicali nel corso della serata, con una Orchestra Filarmonica di Lucca, forte di quasi 70 elementi, che si esibirà sia nel repertorio celtico, che in quello lirico, con i tre tenori e altri ospiti, che, infine, nel repertorio della famiglia Strauss di Vienna, con valzer e polche della tradizione viennese per un Capodanno di divertimento e di stile. La musica andrà avanti fino a circa l’1,30.
Ci sarà poi un buffet incluso nel costo del biglietto: “Abbiamo scelto di tenere bassi i prezzi – sottolinea Colombini – a causa del momento difficile che tutti stanno attraversando. La cultura e la musica sono di tutti, così come deve essere il teatro del Giglio”. “Volevamo dare, noi per primi, un messaggio importante – chiosa il direttore -, che con la grande musica si può vivere, sopravvivere e dare un messaggio di speranza. Perché nonostante il parere negativo dell’Unesco, sfido tutti a dirmi qual è un’altra città del mondo che vanta almeno cinque compositori conosciuti non da un pubblico di esperti. Ebbene, Lucca li ha: Guami, Geminiani, Catalani, Boccherini e ovviamente il diamante assoluto, Giacomo Puccini”.
Colombini ringrazia tutti, dalle Fondazioni, al principal patron Gianfranco Barrago, fino al teatro del Giglio e alla fondazione Puccini. E quanto a questi ultimi, Colombini chiude citando i versi del sagacissimo Forzano in Gianni Schicci: “Basta con gli odi gretti e co’ ripicchi. Viva la gente nova e Gianni Schicchi”.
Per le prenotazioni rivolgesi alla biglietteria del teatro del Giglio (0583.465320).
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