Trash di Stephen Daldry alle prime visioni di Ezechiele

17 gennaio 2015 | 10:15
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Trash di Stephen Daldry alle prime visioni di Ezechiele

Continuano gli appuntamenti con il Cineforum Ezechiele a Lucca. Martedì prossimo (20 gennaio) alle 21,30 al cinema Astra, per il ciclo Prime visioni, si proietta Trash, di Stephen Daldry, con Rooney Mara, Martin Sheen, Wagner Moura
Come ogni giorno due ragazzini di una favela di Rio scavano fra i detriti di una discarica locale; non possono immaginare che il portafoglio appena trovato cambierà le loro esistenze per sempre.

Solo quando si presenta la polizia, disponibile addirittura a offrire una generosa ricompensa per la restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo, realizzano di avere in mano qualcosa di molto importante. Trash è un vero spasso e una festa per gli occhi con la sua confezione impeccabile, ma non dimentica il dramma delle favelas, che in apparenza resta sullo sfondo. In realtà, grazie a un percorso spirituale che ci permette di leggere la vicenda in chiave redentiva per un intero paese, il racconto sa fondere sapientemente il tono da favola con la denuncia del male storico ed esistenziale che sembra sovrastarci.Premio del Pubblico al Festival di Roma.
Mercoledì sera (21 gennaio) alle 21,30 all’auditorium della Fondazione Banca del Monto evento speciale omaggio a Francesco Rosi, con la proiezione del film Uomini contro, con Gian Maria Volontè e Pier Paolo Capponi. Ingresso gratuito riservato ai soci. Ezechiele ricorda Francesco Rosi, recentemente scomparso, con la proiezione di uno dei suoi film più significativi. Prima Guerra Mondiale, in trincea. Un sadico generale non si cura del buonsenso e manda allo sbaraglio i suoi soldati, facendoli inutilmente massacrare dal fuoco nemico. Nel caos, due sottoufficiali prenderanno coscienza delle aberrazioni belliche. Di chiara impronta pacifista e antiautoritaria, l’opera mette in luce la follia della guerra.
A proposito di questo film ha dichiarato il regista Francesco Rosi: “Per Uomini contro venni denunciato per vilipendio dell’esercito, ma sono stato assolto in istruttoria. Il film venne boicottato, per ammissione esplicita di chi lo fece: fu tolto dai cinema in cui passava con la scusa che arrivavano telefonate minatorie. Ebbe l’onore di essere oggetto dei comizi del generale De Lorenzo, abbondantemente riprodotti attraverso la televisione italiana, che a quell’epoca non si fece certo scrupolo di fare pubblicità a un film in questo modo”. (Cit. in Franca Faldini – Goffredo Fofi, Il cinema italiano d’oggi 1970-1984, Mondadori, Milano, 1984.