La follia d’Orlando al centro dell’ultima lettura in biblioteca nazionale: la recensione

Proseguono le recensioni degli studenti delle letture dedicate all’Orlando Furioso in biblioteca nazionale e organizzate dall’associazione Amici del Machiavelli. Ecco quella relativa all’evento di lunedì scorso.
Lunedì (19 gennaio) in biblioteca di stato si è tenuta la presentazione e la lettura di uno tra i più celebri passi dell’Orlando furioso: la follia di Orlando.
La presentazione è stata curata da Ave Marchi. Molto interessanti i punti che ha sottolineato: la dissoluzione del locus amoenus nel corso delle ottave, o l’iter della follia del paladino, dal momento dell’autoillusione alla prima visione del nome di Medoro fino alla vera e propria follia devastatrice. La follia lo trasformerà, dal paladino saggio e stimato che era, quasi in un animale furibondo. Stimolante anche il richiamo alle strutture linguistiche, come l’uso della contaminazione che Ariosto introduce all’ottava 127 con la ripetizione “amor-amor”: un rimando all’episodio dantesco di Paolo e Francesca e alle rime petrose in un contesto totalmente diverso.
La lettura è stata fatta dal già noto Costantino Buttitta che stavolta ha sorpreso i presenti on un taglio stravagante, ma trascinante: infatti l’uso bizzarro e direi geniale di alcuni ortaggi, come un finocchio spezzato per fingere lo schianto dei pini, e di altri strumenti d’ausilio come una padella o un pupo siciliano, insieme alla sua capacità recitativa, sono riusciti a far calare studenti e spettatori nella “vera” follia d’Orlando.
Livio Pozzolini