La storia di Nick Drake al centro di “Friday I’m in love” allo Sky Stone and Songs

Solo recentemente è stato riscoperto in tutta la sua grandezza: Nick Drake, cantautore inglese che ha cambiato il volto della musica d’autore, morto suicida nel 1974, è al centro dell’incontro in programma venerdì (27 febbraio), alle 21, allo Sky Stone and Song, in piazza Napoleone, come sempre ad ingresso libero. Nato in Birmania, dove il padre lavorava come ingegnere, Nick Drake trascorse l’adolescenza in Inghilterra e studiò letteratura inglese. Ha sempre avuto una grandissima passione per la musica, che gli era stata trasmessa dalla madre. Di carattere schivo e riservato, a metà degli anni Sessanta ha iniziato a suonare la chitarra con i compagni di college e a incidere pezzi folk-rock, dove emergevano tutti i riferimenti che avrebbero caratterizzato la sua produzione futura, come il blues, l’amore per la musica di Bob Dylan, la poesia simbolista francese e per il romanticismo inglese. Le tappe salienti della (breve) vita di questo artista saranno ripercorse da Giovanni Misuri, che racconterà il sorprendente mistero di un ragazzo che ha cambiato il volto della musica d’autore, disegnando la fenomenologia di un mito che continua a essere fonte di inesauribile ispirazione.
Gli incontri del Friday I’m in Love, sempre ad ingresso gratuito, proseguiranno il 13 marzo con Muse L’origine della Simmetria con Federica di Spilimbergo; il 27 marzo tocca a Stefania Petroni che parla della New Wave e degli altri Anni Ottanta; il 10 aprile viene approfondito da René Bassani il periodo londinese di David Bowie; il 24 aprile, Lorenzo Mei parla di Tom Waits; l’8 maggio René Bassani traccia la il ritratto di Nick Cave e, infine, il 29 maggio, Carlo Puddu e Marco Giusti dedicano la serata alla storia della Soul Music.