Da Ulisse di Joyce al teatro Colombo, ecco Molly Bloom

26 febbraio 2015 | 08:21
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Da Ulisse di Joyce al teatro Colombo, ecco Molly Bloom

Dopo un inedito Buzzati con Un Radiodramma liberamente tratto da Un Amore di Dino Buzzati andato in scena il 14 febbraio al Teatro Colombo di Valdottavo e trasmesso in diretta radiofonica via web da Garage Radio, il febbraio della stagione di prosa del Colombo, sotto la direzione artistica di Silvio Bernardi, propone ancora un appuntamento interessantissimo con il soliloquio Molly Bloom tratto da Ulisse di James Joyce, di e con Simona Generali, per la regia di Michela Innocenti, una produzione Il Circo E La Luna.

Il progetto delle due attrici lucchesi, nato proprio all’interno del Teatro Colombo tramite una residenza artistica nell’ottobre del 2013, già accolto con grande entusiasmo di critica al Festival “Drammaturgie e Visioni” di Avezzana, debutta sabato prossimo in anteprima sulle tavole del palcoscenico da cui ha preso forma. Molly Bloom, o forse dovremmo chiamarla Marion, o per meglio dire Penelope, la Penelope di Joyce dal suo Ulisse del 1921, opera da molti considerata tra le più importanti del ventesimo secolo.
Il romanzo racconta di una giornata per le strade di Dublino vissuta da Leopold Bloom, uno dei tre protagonisti insieme alla moglie Molly Bloom e Stephen Dedalus. È diviso in diciotto episodi e i protagonisti rappresentano Ulisse (Leopold Bloom), Telemaco (Stephen Dedalus) e Penelope (Molly Bloom). Il motivo di affrontare il “monologo di Molly Bloom”, un testo così stilisticamente difficile, è l’uso del monologo interiore e del flusso di coscienza (cioè lo stream of consciousness). E’ la sera prima del 16 giugno 1904, giorno in cui si svolge tutta la giornata raccontata nell’Ulisse di Joyce, 18 ore, non un minuto di più, e Leopold Bloom fa una richiesta a Molly.
Da quella richiesta nasce un flusso ininterrotto di oltre quaranta pagine che conta due soli segni di punteggiatura ed è costituito di otto enormi frasi nelle quali Molly inizia a riflettere, prima di addormentarsi, un flusso incessante di idee, memorie, sensazioni, percezioni che scorrono liberamente e senza pause o cesure, proprio come fanno i pensieri nella mente umana.
Un modo questo per trasporre Penelope ai nostri giorni, l’attesa, a casa, nel letto, i pensieri che vagano e le azioni, quelle azioni che rendono libera Penelope-Molly dalla sua pesante figura di donna in eterna attesa, fedele e impeccabile. Info e prenotazioni: prenotazioni@teatrocolombo.it – 368 453795 www.teatrocolombo.it