Jeremy Irons a Lucca: “Ad aprile un film con Tornatore”



Jeremy Irons assoluto protagonista della giornata del Lucca Film Festival. L’attore premio oscar Jeremy Irons, che stasera (20 marzo) alle 21,30 riceverà il premio alla carriera al Cinema Moderno a Lucca, ha incontrato i fan in San Micheletto questa mattina.
Appena arrivato alla conferenza stampa in San Micheletto, ha incontrato gli alunni della scuola elementare Giovanni Pascoli, che hanno omaggiato l’attore con un gioco di carte a tema ambientalista, Scarty, in onore al suo impegno verso la tutela dell’ambiente. Lo stesso sindaco Alessandro Tambellini ha fatto riferimento alla sensibilità dell’attore verso l’ambiente e il riciclaggio nel suo discorso di ringraziamento a Jeremy Irons, sottolineando il apprezzamento dell’attore verso la campagna promossa dal Comune di Lucca Scarty.
“Abbiamo invitato Jeremy Irons perché è uno dei più grandi attori della storia del cinema – spiega Nicola Borrelli, presidente Lucca film festival – nonché protagonista di due film del regista canadese David Cronenberg, al quale è dedicata questa edizione del festival”. “Jeremy è uno dei pochi attori capaci di spaziare, con la medesima qualità, attraverso il tempo e i media – spiega Claudio Bartolini, giornalista cinematografico – in quanto cinema e televisione sono stati protagonisti della sua carriera con analoga maestria interpretativa”.
Ironico e dettagliato, Irons ha cominciato il suo intervento parlando dei suoi attuali progetti in fase di lavorazione: la pellicola che per prima sarà proiettata nelle sale è High-Rise, tradotto Il condominio, adattamento cinematografico del romanzo di fantascienza J. G. Ballard, con la regia di Ben Wheatley. Seguirà The man who knew infinity, diretto da Matthew Brown, un film che tratta di un grandissimo matematico indiano dell’Università di Cambridge nel 1913, morto di tubercolosi all’età di 27 anni, e del suo immenso lavoro in campo tecnologico e informatico. Qui Jeremy Irons ricopre il ruolo del suo professore di matematica J.H Hardy, che riconobbe le doti straordinarie del matematico indiano attraverso i suoi appunti.
Altro attesissimo film co-prodotto da Canada e Germania è Race, diretto da Stephen Hopkins, basato sulla vera storia dell’atleta statunitense Jesse Owens delle olimpiadi del 1937, nel quale Irons interpreta il dirigente del comitato olimpico, sostenitore dell’idea che lo sport dovesse rimanere al di sopra della situazione politica. Per la produzione americana, Jeremy Irons reciterà nel film della Warner Bros Batman vs Superman, in uscita nelle sale il 26 marzo 2016. Ad aprile partirà invece il progetto che vede la collaborazione tra l’attore e la regia italiana di Giuseppe Tornatore sarà intitolato La corrispondenza, del quale Irons non vuole ancora sbilanciarsi perché ancora in cantiere, che parla della storia d’amore tra due astrofisici. E proprio su Tornatore, Jeremy Irons ha sorpreso la folla di giornalisti con una domanda: “Come viene percepito Giuseppe Tornatore in Italia?”. “Credo che venga visto come uno dei pochi cineasti in grado di superare le tradizionali barriere, italiane e internazionali, del film formato famiglia – risponde Claudio Bartolini – per trovare una via di grande apertura corale alla narrazione e messa in scena”.
Attraverso un excursus della sua carriera cinematografica, l’attore Irons ha spiegato come, lavorando con produzioni diverse, si riesca ad avere di fronte un ampio panorama in campo cinematografico delle diverse sensibilità artistiche. “Nella mia carriera ho sempre cercato di bilanciare i cosiddetti film blockbuster, per aumentare la mia visibilità, andando poi a sostenere i film indipendenti – spiega Jeremy Irons – il mio legame stretto con David Cronenberg, il quale manda i saluti e comunica il miglioramento del suo stato fisico, nasce proprio dalla sensibilità europea del regista. Come attore mi sento come una stanza appena svuotata da una folla di persone diverse tra loro, che lasciano i loro odori, le loro tracce, la loro esistenza, questo è quello che lascia un film, non tanto i caratteri dei personaggi ma le memorie del momento, le vibrazioni, le vere essenze”.
L’attore Jeremy Irons terrà una lezione di cinema domani mattina (21 marzo) alle 11 al Teatro del Giglio al quale prenderanno parte Claudio Carabba, Manrico Ferrucci, direttore generale del Teatro del Giglio, Nicola Borrelli, Alessandro Romanini, coordinatore delle mostre su Cronenberg e Domenico De Gaetano, membro dell’associazione culturale Volumina. Lo stesso giorno sarà sempre l’attore britannico a presentare alle 18,30 alla chiesa di San Francesco il concerto che vedrà l’esecuzione dal vivo delle più belle colonne sonore composte dal maestro Howard Shore per i film di David Cronenberg da parte dell’orchestra del conservatorio Boccherini. Dirigerà il maestro Giampaolo Mazzoli.
Valentina Polieri