Grande guerra, dalla neuutralità all’intervento: la recensione di Greta Coturri del seminario degli Amici del Machiavelli

Lo scorso venerdì (20 marzo) alle 15, nella Sala Mario Tobino del Palazzo Ducale di Lucca, si è tenuto il terzo appuntamento dedicato al progetto promosso dall’Associazione Culturale Amici del Machiavelli: Cento anni dopo: la Grande Guerra oggi.
Sulle orme del tema precedentemente proposto da Paolo Buchignani, Stefano Bucciarelli, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca, ha presentato l’argomento del giorno: Dalla neutralità all’intervento nella provincia di Lucca. Il tema, oltre ad essere interessante per la sua complessità, ha catturato l’attenzione del pubblico menzionando in maniera concreta personaggi e luoghi della nostra città e dei suoi dintorni.
Bucciarelli ha affrontato l’argomento prima sul piano generale, per passare poi alla situazione locale. In molti pensano che dall’agosto del 1914 al maggio del 1915 l’Italia sia stata dominata da neutralisti ed interventisti che cercavano di dirottare la nazione o da una parte o dall’altra, come in un tiro alla fune. In realtà si trattava di uno scenario molto più complesso, dove non esistevano corrispondenze assolute tra le posizioni nei confronti della guerra e gli schieramenti politici, i quali a loro volta erano composti da soggetti che talvolta cambiavano atteggiamento. Nonostante le varie differenze, l’iniziale dichiarazione di neutralità della nazione metteva quasi tutti d’accordo, anche a Lucca. Quest’ultima presentava numerose divisioni interne, ma possedeva una classe dirigente molto compatta, che riusciva a dialogare, nonostante le diverse ideologie politiche.
Nel 1915, infine, inaspettatamente la notizia dell’entrata in guerra dell’Italia aveva investito tutto il paese, ma non aveva colto di sorpresa Lucca, che ormai da un po’ di tempo, come testimoniano i quotidiani, si stava preparando all’idea mobilitandosi con la fondazione di numerosi comitati d’aiuto.
Greta Coturri