Anche il teatro del Giglio nella rete delle “Invasioni digitali“

23 aprile 2015 | 08:43
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Anche il teatro del Giglio nella rete delle “Invasioni digitali“

Domani (24 aprile) in occasione delle Invasioni Digitali 2015, il Teatro del Giglio di Lucca verrà… invaso. Le Invasioni Digitali, nate nel 2014, hanno già registrato ben 407 invasioni di luoghi culturali nel mondo: dal museo Madre di Napoli all’History Museum di Bosnia e Erzegovina, dal Maec di Cortona ai musei di Baltimore, dalle botteghe storiche di Genova al Sidney Museum in Australia e tanti altri. Quest’anno l’iniziativa si ripete, per un evento mondiale che riunisce e riporta le persone nei luoghi della cultura per raccontarli con le immagini attraverso il web, per diffondere e valorizzare il patrimonio culturale, promuovendo le eccellenze artistico-culturali di ogni territorio, nella collaborazione tra cittadini ed istituzioni a favore di una politica culturale nuova ed in continua evoluzione.

Nella nostra città l’evento è promosso dalla community Instagramers Lucca, e l’appuntamento è ad “invadere” armati di smartphone, tablet, videocamere e fotocamere il teatro del Giglio, un ambiente ricco di emozioni e suggestioni da scoprire ben oltre gli spettacoli. Il ritrovo per gli invasori è domani (24 aprile) alle 17.45 in Piazza del Giglio, di fronte alla statua dell’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, mentre in teatro si svolgono le prove per il concerto dell’orchestra dell’istituto musicale Boccherini, un’Anteprima del Lucca Classica Music Festival, in programma la sera stessa. Istruzioni più dettagliate sulle “azioni” da svolgere per entrare a teatro e sulle regole da rispettare saranno date al punto di ritrovo. La visita è aperta a tutti ed è gratuita ma è importante registrarsi all’evento all’indirizzo http://bit.ly/idlucca15 per consentire di organizzare tutto nel migliore dei modi. Per ulteriori informazioni: www.facebook.com/igersLucca. Gli hashtag ufficiali saranno #invasionidigitali, #ilgiglioinvaso, #igerslucca.
Stessa iniziativa si terrà anche all’archivio diocesano di Lucca e al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi