Allo Scompiglio la performance “Nella casa c’è un pino che brucia”

Sabato (30 maggio) dalle 18,15 e in replica alla stessa ora il 31 maggio e 1 e 2 giugno, Leonardo Delogu/DOM- presenta, in prima assoluta, Nella casa c’è un pino che brucia, una produzione dell’Associazione culturale dello scompiglio, ideata e diretta da Leonardo Delogu, in scena con Hélène Gautier, Simone Evangelisti, Sara Leghissa, Elena Cleonice Fecit, Daria Menichetti, Francesco Michele Laterza, Giovanni Marocco e Mael Veisse. In questo lavoro, presentato nella pineta della tenuta dello Scompiglio di Vorno, i performer si misurano con il bosco, luogo concreto e allo stesso tempo simbolico dal quale l’uomo nel corso della sua storia si è progressivamente distaccato, prediligendo la costruzione di uno spazio artificiale adeguato alla sua sopravvivenza.
“Abitare un bosco – spiega Leonardo Delogu – è un corpo a corpo con il tempo. È lui l’abitante più concreto di questi luoghi. Laddove l’umano si è ritirato o non ha trovato le giuste motivazioni per insediarvisi, vige un altro ordine delle cose, altre leggi, un altro tempo, un Tempo Profondo, quel fluire continuo, biologico dei viventi. L’umano oggi si è allontanato dal bosco, l’evoluzione della nostra specie ci ha portato a scegliere la costruzione artificiale di un habitat inorganico, più che l’adattamento e la relazione con lo spazio naturale. In Nella casa c’è un pino che brucia ci misuriamo con la lotta che emerge quando proviamo a ristabilire un contatto, un accordo, con ciò da cui ci siamo allontanati. Ciò che nasce dall’esposizione dei corpi al tempo del bosco è una caduta, una caduta della comprensione, una caduta dentro il lato in ombra delle cose. Tutta la follia, la violenza, il conflitto tra ciò che siamo e ciò che crediamo di essere, s’impossessa dello spazio. Eppure più emerge la ferita, più una voce dal fitto del bosco ricorda che siamo parte dello stesso tempo, che siamo sulla stessa asse di rotazione, che percorriamo la stessa orbita, e che partecipiamo dello stesso movimento. E più sentiamo di essere parte di una casa più grande più la nostra s’infiamma e brucia.”
La performance è l’esito di un serie di residenze svolte dalla compagnia alla Tenuta dello Scompiglio a partire da giugno 2014.
La performance è adatta a un pubblico adulto e ha una capacità massima di 25 spettatori. È consigliata la prenotazione. Biglietti: 12 euro per adulti, ridtto bambini 3-12 anni, over 65, studenti universitari a 7 euro