“Concerto-portrait” alla Tenuta dello Scompiglio di Vorno

Sabato prossimo (4 luglio) nella Tenuta dello Scompiglio di Vorno Ars Ludi propone Concerto-Portrait, un viaggio musicale dedicato allo storico ensemble italiano e punto di riferimento della ricerca elettroacustica degli anni ’80-’90, che ha al suo attivo ventotto anni di successi e di ricerca costellati da collaborazioni con molti fra i più grandi compositori contemporanei italiani e stranieri. Alle 18 alla Cucina dello Scompiglio un incontro coordinato dal critico musicale Mario Gamba, al quale intervengono i musicisti Alvin Curran, Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri. A seguire, alle 19,30, nel Giardino Segreto, un concerto ispirato alla potenza della percussione nella musica: in programma brani di Steve Reich, Luigi Ceccarelli, Giorgio Battistelli e Alvin Curran, del quale si propone Saltando in padella da The Alvin Curran fake book, un lavoro presentato in prima assoluta in cui l’elettronica del grande compositore americano incontra le percussioni di Ars Ludi. Per Ars Ludi: Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, percussioni. Alvin Curran, tastiere ed elettronica.
L’appuntamento conclude il progetto Made in Italy 3×1, una rassegna proposta dall’associazione culturale Dello Scompiglio, diretta da Cecilia Bertoni, che da febbraio ha visto concerti di generi musicali diversi ma sempre dedicati alla creatività e alla genialità italiana, alcune proiezioni e incontri presso la Tenuta Dello Scompiglio di Vorno. La direzione artistica del progetto è di Antonio Caggiano. “Fa un certo effetto verificare che Ars Ludi esiste e agisce da 28 anni – spiega Mario Gamba – Dati cronologici di questa entità rimandano di solito alle istituzioni, ai monumenti, ai maestri delle arti ormai acquisiti. Tutti fattori che a ben vedere potrebbero adattarsi ai musicisti – anzitutto percussionisti e poi compositori e performer – di un ensemble che non smette di sorprenderci. Ed è proprio questo lo sconcerto che si prova: come è possibile che il gruppo sovversivo di musiche ingovernabili denominato Ars Ludi sia una istituzione, un monumento, un’unità multipla di maestri riconosciuti o addirittura archiviati? Non è possibile. Saranno pure passati 28 anni, ma Ars Ludi ci appare sempre come un gruppo di scopritori, un gruppo a sua volta appena scoperto, come se si fosse affacciato un giorno fa sulla scena della musica contemporanea”.