In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto

11 luglio 2015 | 22:59
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In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto
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In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto
In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto
In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto
In oltre 10mila al Summer per Elton John – Foto

Tutti in piedi per Sir Elton John. Il baronetto del pop-rock manda in visibilio una piazza Napoleone piena come un uovo (oltre 10mila presenze) elargendo quasi due ore di esibizione condotta ad un ritmo pazzesco per un signore che comunque viaggia per la settantina. Giacca blu elettrico cosparsa di paillettes, occhiali da sole a tono, mister 400 milioni di dischi venduti in giro per il globo lascia a casa i convenevoli e si presenta con un trio di pezzi niente male per rompere il ghiaccio – ammesso che ce ne fosse il bisogno nella bollente serata lucchese -: così Love lies bleeding e Bennie and the Jets alzano subito il ritmo, mentre la maestosa Candle in the wind avvolge tutti quanti come una sorta di rito sacro. E il pubblico resiste il giusto: la piazza è transennata per quelli che hanno pagato il posto a sedere, con tutti gli altri che pressano per guadagnarsi una postazione migliore.

A fine concerto però nessuno riesce più a contenersi e dopo aver danzato tutto il tempo in modo più o meno composto tutti si alzano per andare sotto al palco, per ammirare meglio il baronetto mentre coniuga voce e pianoforte in modo incredibile. Unbelievable: ecco, è questo il ritornello che va per la maggiore tra i presenti, stupiti e travolti da una musica che sa essere un balsamo per l’anima ed una mitragliata un attimo dopo. Ogni canzone si traduce in una standing ovation: la suggestiva Rocket man, l’irresistibile They call it the blues, l’avvolgente Sorry seems to be the hardest word regalano momenti da incorniciare con telefoni e tablets, rigorosamente accesi tutto il tempo. La gente in piazza canta, balla, richiama sul palco quest’uomo che ha portato a casa 25 dischi di platino e 35 d’oro e che pure mantiene l’umiltà propria dei più grandi, come quando si ferma per far salire un ragazzo sul palco concedendo una foto o come quando racconta che la strada meravigliosa che ha percorso sino ad oggi ha intenzione di continuarla ancora per molto, perché vuole veder crescere i suoi figli. Gli applausi ritmati lo richiamano due volte e lui chiude la serata con uno dei suoi pezzi da novanta, The One, poi saluta tutti quanti ricordando che il pubblico è la sua ragione di vita. Sir Elton John, signore e signori.

Paolo Lazzari


FOTO – Il concerto di Elton John (di Giuseppe Cortopassi)