Pittura e poesia, in mostra l’incantesimo della Lucchesia

L’incantesimo della pittura e della poesia nelle terra di Lucchesia a inizio del ‘900. E’ questo il percorso artistico che sarà al centro della mostra “natalizia” all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca dal 19 dicembre al 17 gennaio, curata da Umberto Sereni con il coordinamento del comitato gestione eventi della Fondazione di Maria Stuarda Varetti e l’allestimento dell’architetto Alessandra Guidi.
Settanta i dipindi di pittori lucchesi e stranieri in mostra il cui filo conduttore sarà il paesaggio lucchese, protagonista in quel particolare periodo storico di particolare attrazione per il mondo delle arti. “Una mostra di territorio – spiega Maria Stuarda Varetti – che ci darà una visione complessa del mondo dei pisttori locali e dei poeti che possono aver influenzato anche la visione figurativa. D’altronde in quel periodo sono molti gli artisti passati da queste terre, in un clima ferti che ha visto l’attività anche di poeti di grande spessore, Pascoli e D’Annunzio su tutti”.
“Una mostra bella – aggiunge Sereni – che porterà i visitatori dalla vigilia di Natale fino a gennaio. Che ha l’ambizione motivata e giustificata di rappresentare la bellezza e trasmettere l’incantesimo. Si pensi anche all’influenza di Puccini: e non è un caso che Torre del Lago sia uno dei luoghi più rappresentat in quel periodo. Quella che vogliamo presentare è una operazione cultural-politica per affermare quale luogo cruciale il paesaggio lucchese in quegli anni. Basti ricordare che nel 1903 in contemporanea furono pubblicati i Canti di Castelvecchio e Alcyone, la celebrazione della Valle del Serchio e della Versilia. Nel resto d’Italia non c’è un momento così fertile. E come conclusione ideale del percorso c’è la poesia che Pasolini negli anni Cinquanta dedica a Lucca e alla sua bellezza come simbolo di antimodernità che si incarna nella statua di Ilaria del Carretto”. Sereni non disdegna anche una stoccata ad altre mostre organizzate in città: “Fino ad oggi – dice – sono stati esposti mostri (il riferimento è alla mostra di Cronenberg di cui Sereni sottolinea i dati flop, ndr) noi facciamo mostre e le affidiamo al pubblico italiano per confermare la grandezza di Lucca”.
Ad accompagnare la mostra una colonna sonora inedita dei compositori dell’associazione Cluster e il catalogo edito dalla Maria Pacini Fazzi. “Ci sarà la riproduzione di tutti i quadri – dice Francesca Fazzi – un testo del curatore Umberto Sereni, la premessa del Soprintendente e le biografie dei pittori presenti curate da Elena Marchetti con le opere che saranno suddivide per sezioni tematiche”.
Non mancheranno anche opere di autori contemporanei che proseguono quell’incantesimo che è al centro della mostra: Marzia Martelli, Alessandro Tofanelli e Vignocchi e un omaggio a Marco Pasega come “atto di considerazione di questo pittore – spiega Sereni – nei confronti di questa terra”. In mostra anche quadri di Carlo Carrà, alcuni in originale, altri in riproduzione, a memoria del passaggio estivo dell’artista a Coreglia insieme al poeta Ungaretti. Fra le opere in mostra anche dipinti di artisti quali Moses Levy, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della Toscana.
Tante anche le iniziative collaterali alla mostra, fra incontri, dibattiti e, allo studio, anche una serata di reading di poesie dedicate a Lucca per la voce dell’attore Eros Pagni.
L’iniziativa, che prosegue idealmente il percorso avviato con le esposizioni Fra il Tirreno e le Apuane di Lucca e The Enchanted Land a Glasgow, è compresa nella serie di eventi Toscana ‘900 organizzati dalla Regione Toscana per riunire mostre dedicate al territorio nazionale. L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13 e 15,30-19,30.